Le forze russe cercano di sfondare le difese di Kiev avanzando in più punti nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Lo riportano i media ucraini, citando l’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore di Kiev. Nella direzione di Bakhmut, nel Donetsk, gli ucraini hanno respinto due attacchi vicino a Bogdanovka. Sempre nel Donetsk, nell’ultimo giorno di combattimento le truppe di Kiev hanno respinto 15 attacchi a est di Novobakhmutovka e Avdiivka e 17 attacchi vicino a Severny, Pervomaisky e Nevelsky. Le forze ucraine continuano a tentare di respingere i russi anche nelle aree di Maryinka e Novomikhailovka. Sull’asse Lyman, le forze ucraine hanno respinto tre attacchi nell’area forestale di Serebriansk, nella regione di Luhansk. I russi hanno attaccato anche nelle zone di Kharkiv, Zaporizhzhia e Kherson. Lo Stato maggiore ha anche annunciato l’uccisione di 920 soldati russi nell’ultimo giorno e la distruzione di 27 carri armati e 15 sistemi di artiglieria. Nella notte, infine, sono stati colpiti sette degli otto droni lanciati dalle forze di Mosca sull’Ucraina.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha riferito nel suo videomessaggio serale di aver avuto un colloquio telefonico con Papa Francesco, col quale ha discusso della ‘formula di pace’. Lo riportano Ukrainska Pravda e Ukrinform. “Ho appena parlato con Sua Santità Papa Francesco. L’ho ringraziato per gli auguri di Buon Natale all’Ucraina e agli ucraini, per gli auguri di un mondo giusto per tutti noi”, ha detto Zelensky, “abbiamo discusso del nostro lavoro congiunto sulla formula di pace, oltre 80 Stati sono già coinvolti nel processo a livello di rappresentanti. Ce ne saranno altri. Sono grato al Vaticano per aver sostenuto il nostro lavoro”.
Durante l’incontro in Russia dello scorso marzo con l’omologo cinese, Xi Jinping, il presidente russo, Vladimir Putin, avrebbe detto che Mosca combatterà in Ucraina “per almeno cinque anni”. Lo riporta il settimanale giapponese Nikkei Asia, citando fonti diplomatiche. Secondo l’analisi di Nikkei, Putin in quella occasione voleva probabilmente rassicurare Xi sulle possibilità di vittoria della Russia in un momento non particolarmente favorevole per Mosca. Questo, spiega Nikkei, sembra ridimensionare le indiscrezioni del New York Times della scorsa settimana, secondo le quali Putin avrebbe usato intermediari per far sapere di essere disponibile a un cessate il fuoco a patto che la Russia mantenga i territori occupati. Questa apertura, osserva il Nikkei, potrebbe far parte di una strategia di Putin per mostrarsi disponibile a una tregua in vista delle elezioni presidenziali russe, in programma a marzo.
La formula di pace proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “è frutto di una fantasia malata”. Lo ha detto il ministro russo degli Esteri, Serghey Lavrov, nel corso di un’intervista a Ria Novosti. “L’Occidente dice: ‘ecco i dieci punti di Zelenskyj, non un passo di lato, non a sinistra, non a destra, non indietro, solo avanti. Approvateli così come sono'”, ha osservato Lavrov, secondo cui sulla formula 10 giorni fa si sarebbe svolto un incontro segreto tra Paesi occidentali e alcune nazioni del sud del mondo di cui Mosca è stata messa al corrente. “Chi, tra i nostri più stretti alleati, ha partecipato a questo incontro, persone che la pensano allo stesso modo, non ha promesso a nessuno di mantenere il segreto con noi su una questione che riguarda la Russia”, ha raccontato Lavrov.