Gaza, almeno 10 morti a Khan Younis. Video mostra ragazzini detenuti e spogliati in uno stadio

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, informato mezz'ora prima dell'attacco di Hamas del 7 ottobre

La guerra in Medioriente giunge al giorno 83. Il ministro Gantz avvisa il Libano: “Fermate Hezbollah o lo farà Israele”. Botta e risposta tra Erdogan e Netanyahu: il presidente turco accusa il premier israeliano di “comportarsi come Hitler”; lui replica: “Non accettiamo prediche dalla Turchia”. Per la prima volta l’Iran ammette di essere parte in causa nell’attacco di Hamas a Israele compiuto il 7 ottobre. 

Cnn: video mostra ragazzini palestinesi detenuti in stadio Gaza

Un video che circola sui social media sembra mostrare uomini palestinesi e almeno due bambini detenuti e spogliati dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) in uno stadio nel nord di Gaza. Lo riporta il sito di Cnn.

Gli spezzoni del video, dice ancora Cnn, sembrano mostrare due ragazzi in un fotogramma, spogliati fino alla biancheria intima, che camminano e tengono entrambe le mani in alto mentre le IDF li dirigono nello stadio. In un altro filmato, due persone (che sembrano essere gli stessi ragazzini), vengono mostrate mentre sono allineate in fila indiana con altri uomini che sembrano essere adolescenti e adulti.

Unicef: anno più letale mai registrato per i bimbi in Cisgiordania

“Quest’anno è stato il più letale mai registrato per i bambini in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, con la violenza legata al conflitto che ha raggiunto livelli senza precedenti. Ottantrè bambini sono stati uccisi nelle ultime dodici settimane – più del doppio del numero di bambini uccisi in tutto il 2022, tra l’aumento delle operazioni militari e l’applicazione della legge. Più di 576 sono stati feriti e, secondo le notizie, altri sono stati arrestati. Inoltre, la Cisgiordania è stata pesantemente colpita da restrizioni di movimento e di accesso”. Così la direttrice regionale dell’Unicef per il Medioriente e il Nord Africa Adele Khodr.

13:30 Capo Pasdaran promette vendetta per uccisione Mousavi

La nostra vendetta sarà dura, come sempre“, ma l’unica vendetta adeguata sarebbe “la rimozione di Israele dalla faccia dell’esistenza”. Lo ha detto il capo della Guardia rivoluzionaria dell’Iran, il generale Hossein Salami, nel giorno in cui migliaia di persone hanno partecipato a Teheran ai funerali del consigliere dei Pasdaran Seyed Razi Mousavi, ucciso in un sospetto raid di Israele il giorno di Natale alla periferia di Damasco, in Siria. Salami ha descritto il generale Mousavi come uno stretto compagno del generale Qassem Soleimani, il comandante della Forza Quds, ucciso in un attacco Usa con droni in Iraq a gennaio del 2020.

La tv di Stato iraniana ha mandato in onda oggi immagini che mostravano la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, mentre pregava davanti alla bara di Mousavi. L’Iran e Israele portano avanti da tempo una ‘guerra ombra’, con Israele che ha regolarmente effettuato attacchi contro obiettivi legati all’Iran in Siria. Le tensioni sono aumentate da quando l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato la guerra a Gaza. Israele considera l’Iran la sua più grande minaccia, a causa del contestato programma nucleare di Teheran e del suo sostegno a gruppi militanti regionali come Hamas, gli Hezbollah libanesi e i ribelli houthi dello Yemen.

13:15 Egitto, irrealistica rimozione Hamas da Gaza

Qualsiasi scenario che preveda, per il dopoguerra in Medioriente, una scomparsa di Hamas e della Jihad islamica palestinese dalla scena politica della Striscia di Gaza “non è realistico“. Lo riporta il quotidiano del Qatar Al Araby Al Jadid, citando una fonte egiziana vicina ai negoziati, mediati dal Cairo, riguardanti il futuro dell’enclave. Gli Stati Uniti, spiega la fonte, spingono per una soluzione post-bellica che non includa Hamas, mentre l’Egitto propone che il gruppo palestinese continui a giocare un ruolo nella Striscia, ma non più di primo piano come oggi. Viene anche avanzata l’idea di un meccanismo che consenta di monitorarne l’attività.

12:55 Lavrov: “Palestinesi hanno diritto di avere uno Stato”

 I palestinesi hanno “il legittimo diritto” di “creare un proprio Stato”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri della Russia, Sergey Lavrov, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa russa Tass. 

12:00 Onu, intensità combattimenti impedisce aiuti a Gaza

L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), sostiene che l’intensità dei combattimenti di terra tra le forze israeliane e le milizie palestinesi sta impedendo la consegna degli aiuti alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Strade bloccate, scarsità di carburante e blackout nei sistemi di telecomunicazioni, secondo l’Ocha, sono alcuni degli ostacoli sul fronte della risposta umanitaria alla crisi. 

Nonostante le difficoltà il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite è riuscito comunque a raggiungere mezzo milione di sfollati interni all’enclave, consegnando farina di frumento, biscotti ad alto contenuto energetico e integratori alimentari tra il 23 e il 26 dicembre. Lo stesso programma sta anche aiutando migliaia di persone che si trovano lontano dai rifugi, dai centri di distribuzione e dalle cucine comunitarie delle Nazione Unite. L’Ocha sta anche lavorando per consegnare 50 tonnellate di farina a decine di panifici della Striscia.

11:15 Autorità Gaza, 50 palestinesi uccisi oggi

È di cinquanta palestinesi morti, al momento, il bilancio degli attacchi condotti oggi nella Striscia di Gaza dalle forze israeliane. Lo afferma il ministero della Sanità dell’enclave palestinese. Lo riporta Al Jazeera. Le vittime registrate si sono registrate a seguito degli attacchi nelle aree di Beit Lahiya, Khan Younis e Maghazi, nella Striscia di Gaza. In precedenza la Mezzaluna Rossa palestinese aveva riferito di 10 morti e 12 feriti in un attacco vicino a un ospedale di Khan Younis.

10:50 Da Israele rammarico per vittime civili al-Maghazi

Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno espresso rammarico per decine di vittime civili provocate dall’attacco sul campo profughi al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta la tv israeliana Kan, citando l’esercito. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine, dalla quale è emerso che il tipo di armi impiegato non erano compatibili con il tipo di attacco e questo ha provocato “ingenti danni collaterali, un qualcosa che si sarebbe potuto evitare se le armi fossero state adattate al tipo di operazione pianificata”. L’idf, ha spiegato un portavoce, “si rammarica del danno subito dalle persone non coinvolte e sta lavorando per trarre lezioni dall’incidente”. 

10:20 Mezzaluna Rossa, 10 morti in raid su Khan Younis

È di almeno 10 morti e 12 feriti il bilancio di un raid israeliano che ha preso di mira una zona vicina all’ospedale cittadino El Amal della Mezzaluna Rossa Palestinese a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo scrive la stessa Mezzaluna sul proprio profilo X. Secondo l’organizzazione umanitaria si tratta del terzo attacco che prende di mira i dintorni dell’ospedale nel giro di un’ora. 

09:30 Nasrallah informato di attacco 7 ottobre mezz’ora prima

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, venne informato dei piani di Hamas di lanciare, lo scorso 7 ottobre, un attacco su più fronti nel sud di Israele mezz’ora prima che l’assalto venisse lanciato. Lo riporta il quotidiano francese Le Figaro, citato da The Times of Israel. Secondo l’inchiesta, un leader anziano di Hamas con sede in Libano, Saleh al-Arouri, avrebbe ricevuto una telefonata la mattina del 7 ottobre nella quale veniva informato dell’imminente attacco e con la quale gli veniva chiesto di informare Nasrallah.

09:10 Altri tre soldati Idf uccisi a Gaza, bilancio sale a 167

Sale a quota 167 il bilancio dei soldati israeliani uccisi nell’operazione di terra nella Striscia di Gaza. Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno comunicato la morte di altri tre militari. Si tratta del sergente di prima classe della riserva Asaf Pinhas Tubul, 22 anni, del 77esimo battaglione della 7a brigata corazzata, proveniente da Kiryat Motzkin; del capitano della riserva Neriya Zisk, 24 anni, comandante di compagnia del 52esimo battaglione della 401a brigata corazzata; di Masuot Yitzhak e del maggiore Dvir David Fima , 32 anni, vice comandante del 198esimo battaglione della 460a brigata corazzata, di Kfar Yona. Tubul è stato ucciso nel sud di Gaza, mentre Fima e Tisk hanno perso la vita nel centro di Gaza. 

08:00 Oms: “Popolazione Gaza in grave pericolo”

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ribadito il suo appello alla comunità internazionale affinché adotti “misure urgenti per alleviare il grave pericolo che affligge la popolazione di Gaza e mette a repentaglio la capacità degli operatori umanitari di aiutare le persone con ferite gravi, fame acuta e a grave rischio di malattie”. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. “La capacità dell’Oms di fornire medicinali, forniture mediche e carburante agli ospedali è sempre più limitata dalla fame e dalla disperazione delle persone in viaggio verso e all’interno degli ospedali che raggiungiamo”, si legge nella dichiarazione. 

La recente risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite “sembra offrire la speranza di un miglioramento nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza“, ha aggiunto il direttore Generale dell’Oms. “Tuttavia, sulla base dei resoconti dei testimoni oculari dell’Oms sul campo, la risoluzione deve ancora avere un impatto. iò di cui abbiamo urgentemente bisogno in questo momento è di cessate il fuoco per risparmiare ai civili ulteriori violenze e iniziare il lungo cammino verso la ricostruzione e la pace”, ha affermato Ghebreyesus.