Il Consiglio Ue ha adottato oggi il dodicesimo pacchetto di misure restrittive economiche e individuali in vista del protrarsi della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. “Con questo dodicesimo pacchetto, presentiamo una serie di nuove misure economiche che indeboliranno ulteriormente la macchina da guerra della Russia. Il nostro messaggio è chiaro, come ho già affermato quando ho presieduto il Consiglio informale Affari esteri a Kiev: rimaniamo fermi nel nostro impegno nei confronti dell’Ucraina e continueremo a sostenere la sua lotta per la libertà e la sovranità”, ha dichiarato Josep Borrell, alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il pacchetto concordato comprende le seguenti misure: l’Ue vieta l’importazione, l’acquisto o il trasferimento diretto o indiretto di diamanti dalla Russia. Questo divieto si applica ai diamanti originari della Russia, ai diamanti esportati dalla Russia, ai diamanti in transito in Russia e ai diamanti russi lavorati in paesi terzi; dal 1° gennaio 2024 si applica un divieto diretto ai diamanti naturali e sintetici non industriali e ai gioielli con diamanti; inoltre, è previsto un divieto indiretto di importazione di diamanti russi lavorati (cioè tagliati e/o lucidati) in paesi terzi, compresi i gioielli che incorporano diamanti originari della Russia, saranno introdotti progressivamente a partire dal 1 marzo 2024 e saranno completati entro il 1 settembre 2024. Questa introduzione graduale dei divieti di importazione indiretta è giustificata dalla necessità di implementare un meccanismo di tracciabilità che consenta misure di applicazione efficaci e riduca al minimo le interruzioni per il mercato Ue. Il divieto dei diamanti russi fa parte di uno sforzo del G7 per sviluppare un divieto dei diamanti coordinato a livello internazionale che mira a privare la Russia di questa importante fonte di entrate.
La decisione odierna prevede inoltre che gli esportatori dell’UE vietino contrattualmente la riesportazione verso la Russia e la riesportazione per l’uso in Russia di beni e tecnologie particolarmente sensibili, quando vendono, forniscono, trasferiscono o esportano in un paese terzo, ad eccezione dei paesi partner. La clausola copre gli articoli proibiti utilizzati nei sistemi militari russi trovati sul campo di battaglia in Ucraina o fondamentali per lo sviluppo, la produzione o l’uso di tali sistemi militari russi, nonché i beni e le armi dell’aviazione.
Infine, l’Ue ha introdotto ulteriori restrizioni all’importazione di beni che generano entrate significative per la Russia e che consentono quindi la continuazione della sua guerra contro l’Ucraina, quali ghisa e spiegeleisen, fili di rame, fili di alluminio, lamine, tubi e tubature per un totale di valore di 2,2 miliardi di euro l’anno. Viene introdotto poi un nuovo divieto di importazione del propano liquefatto (GPL) con un periodo transitorio di 12 mesi. Infine, il Consiglio ha deciso di introdurre alcune esenzioni alle restrizioni all’importazione di beni di uso personale, come articoli per l’igiene personale, o indumenti indossati dai viaggiatori o contenuti nei loro bagagli, e per le auto dotate di targa diplomatica per entrare nell’Ue.