Otto mesi sospesi con la condizionale. Questa la condanna stabilita dal tribunale distrettuale di Tiergarten, a Berlino, nei confronti di Lorenzo C., il 25enne italiano arrestato durante la manifestazione pro-Palestina dello scorso 18 ottobre nel quartiere di Neukoelln nella capitale tedesca, come riporta Berliner Zeitung. L’italiano era accusato di aver fatto parte di gruppo di manifestanti che la sera del 18 ottobre scandivano slogan antisemiti e anti-israeliani e lanciavano pietre e bottiglie contro gli agenti di polizia. In particolare, Lorenzo C., un giovane tatuatore torinese che si è trasferito a Berlino con la fidanzata la scorsa estate, è stato accusato di grave violazione della quiete pubblica, tentate lesioni personali gravi e aggressione alle forze dell’ordine. Secondo le testimonianze, l’italiano aveva lanciato una pietra presa dal selciato contro la schiena di un poliziotto, senza ferirlo, e aveva poi tirato calci contro gli agenti che lo stavano identificando. Il 25enne ha ammesso, tramite il suo legale, di aver lanciato una pietra. Al processo, il primo legato alla manifestazione di Neukoeeln, sono stati chiamati come testimoni quattro agenti di polizia in servizio il 18 ottobre. Uno di loro ha detto di aver osservato che l’imputato era in un folto gruppo di persone, per lo più vestite di nero, e ha lanciato una piccola pietra del selciato nella schiena di un agente di polizia in uniforme.