Guerra Israele-Hamas, le notizie del giorno di domenica 12 novembre

Usa chiedono chiarimenti a Netanyahu su futuro Gaza

Continuano le operazioni militari dell’esercito israeliano a Gaza. L’Idf attacca Hamas, accusato di aprire il fuoco sui soldati che evacuano i civili dagli edifici della principale città della Striscia. Intanto ieri duri attacchi a Israele e Stati Uniti sono arrivati da parte di Hezbollah e dell’Iran, con quest’ultimo a chiedere sanzioni nei confronti delle truppe di Tel Aviv. Gli Stati Uniti hanno ufficialmente chiesto a Israele di “contenere il conflitto a Gaza”, evitando così un’escalation generale. Il premier Netanyahu, infine, ha smentito la possibilità che l’Anp possa assumere il governo della Striscia: “Non ci sarà un’autorità civile che educhi i propri figli a odiare Israele, a uccidere gli israeliani, a eliminare lo Stato di Israele”. IN AGGIORNAMENTO

21:39 Oms: Al-Shifa non funziona più come ospedale

“I continui spari e bombardamenti nella zona hanno esacerbato la situazione già critica. Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo”. Lo ha detto il Direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus su ‘X’ in merito alla situazione all’ospedale al-Shifa di Gaza City. “Purtroppo non funziona più come ospedale“, ha aggiunto.

19:38 Borrell: “Serve immediata pausa umanitaria”

L’Unione europea è “seriamente preoccupata per l’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza” e si unisce “alle richieste di una pausa immediata delle ostilità e della creazione di corridoi umanitari, anche attraverso una maggiore capacità ai valichi di frontiera e attraverso una rotta marittima dedicata, in modo che gli aiuti umanitari possano raggiungere in sicurezza la popolazione di Gaza”. È quanto si legge in una nota dell’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell. L’Ue – si legge ancora – “ribadisce il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario” e rinnova l’appello ad Hamas “per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. È fondamentale che al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) venga concesso l’accesso agli ostaggi“. Quanto alla situazione delle strutture sanitarie “l’Ue sottolinea che il diritto internazionale umanitario prevede la protezione degli ospedali, delle forniture mediche e dei civili all’interno degli ospedali. Gli ospedali devono inoltre essere riforniti immediatamente delle forniture mediche più urgenti e i pazienti che necessitano di cure mediche urgenti devono essere evacuati in sicurezza. In questo contesto, esortiamo Israele a esercitare la massima moderazione per garantire la protezione dei civili”. Infine, la nota conclude: “L’Ue i suoi Stati membri continueranno a lavorare a stretto contatto con i partner internazionali, le Nazioni Unite e altre agenzie, nonché i paesi della regione per fornire un flusso sostenuto di assistenza e facilitare l’accesso a cibo, acqua, assistenza medica, carburante e riparo”.

19:09 Direttore Al-Shifa: “Pronti a evacuare se Israele lo consente”

Il direttore dell’ospedale Al-Shifa di Gaza, Mohammad Abu Salmiya, ha dichiarato che il personale medico e i pazienti sono pronti per un’immediata evacuazione dall’ospedale se Israele lo consentirà. Il medico ha parlato nel corso di un’intervista a Radio Ashams a Nazareth spiegando che l’intervento delle organizzazioni internazionali è necessario per garantire un’evacuazione sicura. L’obiettivo è l’evacuazione in un altro centro medico nella parte meridionale della Striscia, oltre all’evacuazione da Gaza attraverso il valico di Rafah delle persone in gravi condizioni. Abu Salmiya ha parlato di 700 pazienti nella struttura, inclusi alcuni in dialisi e altri feriti con quattro decessi negli ultimi giorni a causa della mancanza di ossigeno e di terapia per i dializzati. “Nessuno dei dipartimenti può fornire servizi e senza ossigeno, dialisi e sale operatorie non possiamo aiutare affatto”. Salmiya ha inoltre affermato che l’evacuazione richiede la disponibilità di più ambulanze con attrezzature mediche essenziali per il trattamento dei neonati prematuri. “Siamo pronti per l’evacuazione, ma l’esercito israeliano non lo consente a causa degli intensi spari intorno all’ospedale e della sostanziale presenza di forze, compresi aerei, che impediscono un’evacuazione sistematica o addirittura la rimozione dei corpi”.

18:00 Aereo militare Usa precipita in esercitazione nel Mediterraneo, 5 morti

Il comando statunitense in Europa (Eucom) ha reso noto che cinque militari americani sono morti nello schianto di un aereo durante una missione di addestramento nel mar Mediterraneo orientale. Il fatto è accaduto venerdì sera “durante una missione di rifornimento in volo di routine come parte dell’addestramento militare”. 

17:00 Hamas sospende negoziati dopo attacco a ospedale

Hamas ha reso noto di voler sospendere i negoziati sulla liberazione degli ostaggi nelle sue mani a causa dei raid israeliani sull’ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo riporta il Guardian. 

16:50 Netanyahu: “Potrebbe esserci accordo sugli ostaggi”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che “potrebbe esserci” un potenziale accordo per il rilascio di alcuni dei 239 ostaggi che si ritiene siano tenuti da Hamas e altri gruppi terroristici a Gaza. Netanyahu, facendo riferimento alla delicatezza dei negoziati, si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli. “Penso che meno dirò, più aumenterò le possibilità che si materializzi”, ha detto Netanyahu alla Nbc.

16:21 Netanyahu: “Unico cessate il fuoco sarà per rilascio ostaggi”

L’unico cessate il fuoco che sarà considerato “è quello in cui verranno rilasciati i nostri ostaggi“. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante un’intervista alla Cnn. “Stiamo facendo tutto il possibile 24 ore su 24” per salvare gli ostaggi in mano ad Hamas, ha spiegato Netanyahu. “Ho incontrato personalmente più volte le famiglie degli ostaggi e questo ti spezza il cuore”, ha detto ancora il primo ministro israeliano, aggiungendo che “il mondo intero dovrebbe unirsi a noi” nel tentativo di liberare gli ostaggi. 

16:17 Israele, 7 soldati feriti da lanci Hezbollah da nord

Le forze di difesa israeliane affermano che sette soldati sono rimasti leggermente feriti in un attacco a colpi di mortaio proveniente dal Libano nella zona di Manara nel nord di Israele. Tutti i soldati sono stati portati in ospedale per cure. Lo riporta il Times of Israel. L’esercito ha aggiunto che circa 15 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nelle ultime ore.

15:44 Netanyahu: “Guterres chieda ad Hamas rispetto diritti”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto in un’intervista alla Cnn che avrebbe “piacere di vedere il Segretario generale delle Nazioni Unite”, Antonio Guterres che, “fondamentalmente attribuisce la colpa a Israele: ma deve attribuire la colpa ai selvaggi e chiedere loro di obbedire al diritto internazionale”. Secondo Netanyahu, “quello che Hamas vuole è una serie infinita di pause”. “È come i tedeschi dopo la Normandia”, ha aggiunto il primo ministro israeliano. 

15:32 Netanyahu a Blinken: “Morti civili tragedia, colpa è di Hamas”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in un’intervista alla Cnn, rispondendo al segretario di Stato americano Antony Blinken, che “qualsiasi vita civile persa è una tragedia. E la colpa dovrebbe essere attribuita direttamente a Hamas perché impedisce a loro di lasciare una zona di guerra. A volte usando la minaccia delle armi o mettendo razzi nelle scuole, negli ospedali, scavando tunnel sotto i letti dei bambini”. Netanyahu, riporta Haaretz, ha aggiunto che “come risultato della nostra azione di terra, penso che il numero delle vittime civili sia stato effettivamente ridotto perché le persone stanno ascoltando le nostre richieste e possono lasciare l’area e sfidando i tentativi di Hamas di trattenerle lì”. 

15:05 Nbc, possibile accordo Hamas-Israele per rilascio 80 ostaggi

Un funzionario dell’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha confermato a Nbc News che esiste un possibile accordo per uno scambio di ostaggi tra Hamas e Israele. Il funzionario ha affermato che l’accordo in discussione prevedeva il rilascio di circa 80 donne e bambini in cambio del rilascio di donne e minori palestinesi detenuti da Israele. Il funzionario ha affermato che gli Stati Uniti stanno esplorando anche altre opzioni e ha parlato con l’avvertenza che non vi è alcuna certezza che l’accordo proposto avrà successo. 

14:18 Ministra Sanità palestinese: “Catastrofe in atto in ospedali Gaza”

Dodici persone sono morte nell’ospedale al-Shifa, il più grande centro ospedaliero di Gaza, a causa della mancanza di elettricità e della diminuzione delle scorte mediche. Lo ha riferito la dottoressa Mai al-Kaila, ministra della Sanità palestinese, che ha parlato di “catastrofe in atto negli ospedali” a Gaza, come riportano Al Jazeera e Sky News. “C’è una catastrofe in atto negli ospedali , con pazienti che ora muoiono senza ricevere le cure, come bambini e adulti con insufficienza renale che muoiono a casa senza essere sottoposti a sessioni di dialisi”. La ministra ha poi affermato che le forze israeliane “non stanno evacuando le persone dagli ospedali; stanno invece sfrattando con la forza i feriti e i pazienti per le strade, lasciandoli ad affrontare una morte inevitabile”. Secondo al-Kaila tutti i 3.000 malati di cancro che stavano ricevendo cure negli ospedali di al-Rantisi e turchi sono stati abbandonati ad affrontare una morte imminente dopo che le forze israeliane li hanno sfrattati con la forza.

13:51 Ministro Israele Ben Gvir: “Necessario pieno controllo su nord Gaza”

“Quello che serve qui è un’occupazione. Ogni volta che i nostri nemici perdono territorio, perdono la guerra. Dovremmo avere il pieno controllo. Questo scoraggerà i nostri nemici, farà loro sapere che abbiamo vinto e permetterà ai residenti di tornare a casa”. Lo ha affermato il ministro per la Sicurezza nazionale israliano Itamar Ben Gvir in un’intervista all’emittente Kan, come riporta Haaretz. Per Ben Gvir Israele deve mantenere “pieno controllo” delle zone “liberate” perché “chi controlla il territorio raccoglie le informazioni”. Riguardo alla possibilità di edificare nuovi insediamenti a Gaza, Ben Gvir ha detto che la “cosa non mi spaventa”

13:30 Hezbollah rivendica attacco che ha ferito 6 israeliani

Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell’attacco missilistico anticarro che ha ferito sei civili israeliani vicino alla comunità settentrionale di Dovev, al confine con il Libano. In una dichiarazione, riporta Times of Israel, Hezbollah ha affermato di aver colpito soldati che installavano apparecchiature di sorveglianza. La Israel Electric Corporation ha detto che i suoi dipendenti sono stati colpiti nell’attacco mentre riparavano le linee elettriche. I servizi di pronto soccorso hanno riferito che almeno un civile si trova in condizioni critiche.

12:57 Riapertura valico Rafah, diversi stranieri lasciano Gaza

Il valico di Rafah è stato riaperto per consentire a cittadini con passaporto straniero e ai feriti di lasciare Gaza per dirigersi in Egitto. Come riporta la Bbc, si tratta della prima riapertura del valico negli ultimi tre giorni, anche se non esiste un nuovo elenco di cittadini stranieri che ora possono effettuare il passaggio dalla Striscia di Gaza all’Egitto. Solo coloro che figurano negli elenchi pubblicati in precedenza potranno lasciare Gaza, ha riferito ancora la Bbc, che ha parlato con Hisham Adwan, portavoce dell’Autorità generale per i valichi di Gaza. “Il valico di Rafah è stato aperto dal 1° novembre agli egiziani e ai cittadini stranieri e a un piccolo numero di feriti gravi palestinesi. Aggiorniamo e pubblichiamo costantemente l’elenco degli sfollati”, ha detto il portavoce all’emittente britannica. Il capo dell’Ufficio nazionale di sicurezza polacco, Jacek Siewiera, ha riferito che “i primi cittadini polacchi rimasti nella Striscia di Gaza hanno attraversato il confine di Rafah e si trovano sul lato egiziano. Il processo è iniziato”, come riporta il Guardian. In precedenza il ministero russo per le Situazioni di Emergenza ha riferito che i primi cittadini russi avevano lasciato Gaza attraverso il valico di Rafah. 

12:48 Primi cittadini russi lasciano Gaza

La Russia ha iniziato a rimpatriare i suoi cittadini dalla Striscia di Gaza per metterli in salvo. Il ministero russo per le Emergenze ha affermato che più di 60 persone con passaporto russo sono partite per l’Egitto, attraverso il valico di Rafah. Il ministero ha lasciato aperta la questione su quanti cittadini russi dovrebbero lasciare la Striscia di Gaza nei prossimi giorni.

11:52 Herzog: “Su combattente Hamas trovato ‘Mein Kampf’ di Hitler”

Una copia in arabo del libro di Adolf Hitler ‘Mein Kampf’ è stato ritrovato sul corpo di un combattente di Hamas nel nord di Gaza. Lo ha affermato il presidente israeliano Isaac Herzog durante un’intervista alla Bbc. Herzog ha dichiarato che il corpo si trovava nella stanza dei bambini di una casa usata come base da Hamas. Il presidente israeliano ha mostrato la copia del libro che presente alcune annotazioni. “Questo è il libro di Adolf Hitler, ‘Mein Kampf’, tradotto in arabo”, ha affermato Herzog alla Bbc, secondo una dichiarazione dall’ufficio del presidente, come riporta Times of Israel. “Questo è il libro che ha portato all’Olocausto e il libro che ha portato alla Seconda Guerra Mondiale”, ha detto ancora Herzog, aggiungendo che “il terrorista ha scritto appunti, contrassegnato le sezioni e studiato più e più volte l’ideologia di Adolf Hitler di odiare gli ebrei, uccidere gli ebrei, bruciare e massacrare gli ebrei ovunque si trovino. Questa è la vera guerra che stiamo affrontando”.

11:28 Idf: “Corridoio umanitario anche da ospedali Rantisi e Nasser”

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha ribadito che Israele sta aprendo un corridoio umanitario che consentirà alle persone di spostarsi , oltre che dall’ospedale al-Shifa, anche “dagli ospedali Rantisi e Nasser”, come riporta il Guardian. Le forze di difesa israeliane hanno pubblicato le registrazioni delle chiamate tra un alto ufficiale del Coordinamento per le attività governative nei territori (Cogat) e il personale ospedaliero degli ospedali al-Shifa, Rantisi e Nasr nel nord di Gaza, in cui vengono date le istruzioni su come evacuare in sicurezza verso la parte meridionale della Striscia. “Chiunque desideri spostarsi dall’ospedale e verso l’ospedale, Al-Wehda Street, a est dell’ospedale, è aperto. “Non ci sono forze israeliane sul lato orientale dell’ospedale”, ha spiegato un alto funzionario dell’amministrazione di coordinamento e collegamento del Cogat a un funzionario dell’ospedale al-Shifa, come riporta Times of Israel. I palestinesi, secondo l’Idf, sono stati in grado di lasciare i tre ospedali, a piedi o in ambulanza, dopo che le forze israeliane hanno assicurato le vie che conducono alla strada Salah a-Din, che funge da corridoio umanitario per diverse ore durante il giorno

10:50 Morto a Gaza membro staff serie tv ‘Fauda’

Un membro della troupe della popolare serie televisiva israeliana ‘Fauda‘ è stato ucciso in azione a Gaza. Matan Meir, un riservista del 697esimo battaglione della 551a brigata israeliana e membro dello staff dello show televisivo, è stato inserito nell’elenco dei soldati caduti in servizio a Gaza stilato dalle Forze di difesa israeliane (Idf), come riporta il Jerusalem Post. Anche i profili social della serie tv hanno annunciato la morte di Meir. “Siamo devastati nel condividere che uno dei membri della nostra famiglia ‘Fuada’, Matan Meir, è stato ucciso in azione a Gaza. Matan era un membro integrante della troupe. Il cast e la troupe hanno il cuore spezzato da questa tragica perdita”, recita il messaggio della produzione.

10:44 Onu: “Bombe su sede Undp a Gaza, diversi morti e feriti”

Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha riferito che la sede di Gaza è stata bombardata la notte scorsa e ci sarebbero diversi morti e feriti. L’Undp si è detto “profondamente turbato dalle notizie preliminari del bombardamento del complesso delle Nazioni Unite a Gaza City, che il Programma di assistenza al popolo palestinese dell’Undp ha gestito fino al 13 ottobre, quando il personale delle Nazioni Unite ha lasciato la struttura”. “Secondo quanto riferito, il bombardamento ha provocato un numero significativo di morti e feriti”, riporta l’Undp in un comunicato. “Il 6 novembre scorso l’Undp ha riferito che diverse centinaia di persone in cerca di rifugio erano entrate nel complesso e ci sono indicazioni che da allora questo numero sia aumentato in modo significativo”, ha riferito ancora l’organizzazione, sottolineando che “la continua tragedia di morti e feriti tra i civili intrappolati in questo conflitto è inaccettabile e deve finire”. “I civili, le infrastrutture civili e l’inviolabilità delle strutture delle Nazioni Unite devono essere rispettati e protetti in ogni momento. Il diritto internazionale umanitario, compresi i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione, deve essere rispettato e sostenuto”, riporta ancora il comunicato.

10:15 Palestinese ucciso in Cisgiordania in scontri con esercito

Un giovane palestinese identificato come Montaser Mohammed Saif, 34 anni, è morto questa mattina per le ferite riportate negli scontri con le forze israeliane la scorsa notte nella città di Barqa, a nord di Nablus in Cisgiordania. Come riporta l’agenzia Wafa, l’uomo era stato arrestato dai soldati israeliani che avevano fatto irruzione nella sua casa nella città di Burqa. Nell’ambito delle operazioni, riporta ancora Wafa, le forze israeliane hanno fatto esplodere il veicolo appartenente a un cittadino palestinese e hanno arrestato anche il segretario del movimento Fatah nella città.

09:44 Idf: “‘Pause tattiche attività militari’ a Jabalya per evacuazione”

Le Forze di difesa israeliane effettueranno “pause tattiche nelle attività militari” nella città di Jabalya, situata a 4 chilometri a nord di Gaza, e nel vicino quartiere di Izbat Malien oggi tra le 10:00 e le 14:00 (ora locale), in modo che i palestinesi possano raggiungere i corridoi umanitari per evacuare verso sud. Lo ha riferito il portavoce in lingua araba dell’Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee, su X, come riporta Times of Israel, nell’ambito della comunicazione sulla conferma per oggi di un corridoio umanitario presso la strada Salah a-Din che sarà aperta ai movimenti in direzione sud per un totale di sette ore oggi, tra le 9:00 e le 16:00 (ora locale). 

09:37 Idf: “‘Percorso sicuro’ per lasciare ospedale al-Shifa”

Le Forze di difesa israeliane hanno riferito che ci sarà un “percorso sicuro” per consentire alle persone di lasciare l’ospedale al-Shifa, la più grande struttura ospedaliera a Gaza intorno alla quale sono in corso intensi combattimenti. Il ‘percorso sicuro’, ha riferito il portavoce in lingua araba dell’Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee su X, come riporta Times of Israel, passerà attraverso Al-Wehda Street, per raggiungere la strada Salah a-Din, affinché i palestinesi possano raggiungere il sud di Gaza.

09:30 Idf: “Oggi altro corridoio umanitario di 7 ore per evacuazione”

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che il corridoio umanitario nel nord della Striscia di Gaza sarà operativo anche oggi per consentire ai palestinesi di evacuare verso sud. Il portavoce in lingua araba dell’Idf, il tenente colonnello Avichay Adraee, ha dichiarato su X che la strada Salah a-Din sarà aperta ai movimenti in direzione sud per un totale di sette ore oggi, tra le 9:00 e le 16:00 (ora locale), come riporta Times of Israel.

09:21 Autorità Gaza: “Ospedale al-Shifa non operativo, morti 5 pazienti”

Un portavoce del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito questa mattina che l’ospedale al-Shifa, la più grande struttura ospedaliera a Gaza intorno alla quale si stanno svolgendo intensi combattimenti, non è più operativo e non può fornire alcun servizio medico. Nella dichiarazione, come riporta Haaretz, si afferma inoltre che 5 pazienti, tra cui 2 neonati prematuri, sono morti a causa della mancanza di elettricità e che i corpi di oltre 100 pazienti deceduti si trovano ancora nel complesso ospedaliero senza alcuna possibilità di svolgere le pratiche per la sepoltura.

09:04 Media, Usa chiedono chiarimenti a Netanyahu su sicurezza Gaza

Gli Stati Uniti hanno chiesto chiarimenti sulle dichiarazioni del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo cui Israele avrà la responsabilità della sicurezza nella Striscia di Gaza per un periodo indefinito dopo la guerra contro Hamas. La richiesta di chiarimenti è stata riferita per la prima volta dall’emittente pubblica Kan, e un funzionario americano ha confermato la notizia al Times of Israel. Ieri sera, Netanyahu ha indicato che Israele si opporrebbe al ritorno dell’Autorità Palestinese a Gaza dopo la guerra – un obiettivo, secondo quanto riferito, perseguito inseguito da Washington – criticandola come un’entità che educa i bambini a voler eliminare Israele, sostiene il terrorismo e non ha condannato l’azione di Hamas.

08:51 Idf: “Spari Hamas su soldati che evacuano civili”

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno affermato che un numero “significativo” di soldati continua a combattere nel campo al-Shati di Gaza City e che le truppe della Brigata Givati hanno identificato dei civili in un edificio e abbiano permesso loro di evacuare. Durante l’evacuazione Hamas ha aperto il fuoco contro i soldati, ha riferito ancora l’Idf, come riporta Times of Israel. Le truppe hanno risposto al fuoco e i carri armati hanno bombardato gli uomini armati, uccidendoli. In un altro incidente, l’Idf ha dichiarato che i soldati hanno identificato un gruppo di agenti di Hamas rintanati in un edificio ad al-Shati e hanno effettuato un raid aereo per colpirli. Nel frattempo, un aereo da caccia ha colpito un deposito di armi di Hamas in un edificio del campo, dopo che da lì è stato lanciato un missile, ha riferito ancora l’Idf. Inoltre, la scorsa notte, le truppe della Brigata Nahal che operavano vicino ad al-Shati hanno identificato quattro agenti di Hamas che sono stati eliminati con l’utilizzo di un drone, ha riportato ancora l’Idf.