“Non possiamo in nessun caso permetterci che il sostegno americano all’Ucraina venga interrotto“. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, durante una riunione alla Casa Bianca. Il leader di Washington ha quindi affermato di aspettarsi che “il presidente e la maggioranza dei repubblicani al Congresso mantengano il loro impegno per garantire il passaggio del sostegno necessario per aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione e dalla brutalità russa”.
“Telefonata con Biden, i leader del G7 e i co-presidenti di B9 (i ‘nove di Bucarest’, associazione di paesi dell’Europa orientale, ndr) per garantire il nostro pieno sostegno all’Ucraina. Siamo uniti e pronti a fornire ulteriore equipaggiamento militare e sostegno finanziario e politico all’Ucraina. La pace e la sicurezza in Ucraina equivalgono a pace e sicurezza in Europa”, ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel nel pomeriggio.
La Casa Bianca ha confermato la call, sottolineando che vi hanno partecipato il premier canadese Trudeau, la presidente della Commissione Ue von der Leyen , il presidente del Consiglio europeo Michel, il cancelliere tedesco Scholz, la premier italiana Meloni, il premier giapponese Kishida, il segretario generale della Nato Stoltenberg, il presidente polacco Duda, il presidente romeno Iohannis, il premier britannico Sunak e il ministro degli Esteri francese Colonna. La telefonata del presidente agli alleati e partner del fronte anti Russia, riferiscono fonti della Casa Bianca citate dalla Cnn, è stata decisa per fornire rassicurazioni sul continuo sostegno a Kiev da parte degli Stati Uniti, dopo che il Congresso nel fine settimana non ha trovato un accordo per stanziare nuovi fondi per l’Ucraina.
Nella chiamata, comunica una nota di Palazzo Chigi, Meloni ha confermato il continuo e convinto supporto del Governo italiano alle Autorità ucraine in ogni ambito finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva. Il Presidente Biden ha tenuto a rassicurare gli alleati circa il perdurante sostegno americano all’Ucraina anche a seguito delle recenti decisioni del Congresso statunitense. I leader hanno confermato l’urgenza di uno stretto coordinamento in merito all’assistenza all’Ucraina in tutte le sue dimensioni in questa ulteriore fase del conflitto e hanno al tempo stesso reiterato la necessità di continuare a mantenere forte pressione sulla Russia tramite un impianto sanzionatorio che si sta rivelando molto efficace.
“Il tempo non è nostro amico” e sebbene ci siano ancora “abbastanza” fondi per gli aiuti all’Ucraina, “il Congresso deve agire per garantire che non ci siano interruzioni nel nostro sostegno”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale americana, John Kirby, parlando del recente compromesso al Congresso sulla legge di spesa federale provvisoria, che ha escluso nuovi fondi per l’Ucraina. Una “interruzione” negli aiuti potrebbe “fare la differenza” sul campo di battaglia. Per questo, ha detto Kirby, “serve un segnale forte”, perché “il mondo guarda alla leadership Usa”. Kirby ha poi chiarito che il Pentagono “ha ancora diversi miliardi di dollari” di fondi per Kiev derivanti dalla precedente legge di spesa. In termini temporali, si tratta di forniture per “forse un paio di mesi”, a seconda dell’entità dei pacchetti di aiuti militari che verranno inviati all’Ucraina.