Guatemala, il progressista Arevalo sarà il nuovo presidente

Ha raccolto il 58% delle preferenze contro il 37% della conservatrice Torres. Le prime parole: "Continueremo a costruire una nuova primavera"

Bernardo Arévalo sarà il nuovo presidente del Guatemala. Il candidato progressista, quando sono stati scrutinati oltre il 99% dei voti, ha raccolto il 58% delle preferenze, mentre la sua rivale, la conservatrice Sandra Torres, si è fermata al 37%. “Faremo un governo che si prenda cura di tutte le persone, nonostante le differenze – ha dichiarato Arévalo – Tutti noi condividiamo l’amore per il Guatemala, questo è ciò per cui abbiamo lavorato, continueremo a costruire una nuova primavera“. Arévalo ha aggiunto di aver ricevuto telefonate dal presidente uscente Alejandro Giammattei, dal presidente di El Salvador Nayib Bukele e dal presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador, che si sono congratulati con lui.

Campagna elettorale anti-corruzione

Arevalo in campagna elettorale si è presentato come paladino anti-corruzione. Nonostante la valanga di voti per lui, l’attenzione è ora concentrata sul se gli sarà permesso di assumere il potere, visto che l’ufficio della procura generale sta provando a sospendere lo status legale del suo partito. I risultati ufficiali devono ancora essere certificati. “Sappiamo che è in corso una persecuzione politica che viene portata avanti attraverso le istituzioni, le procure e i giudici che sono stati cooptati in modo corrotto”, ha detto Arévalo nella serata locale di domenica. “Vogliamo pensare che la forza di questa vittoria farà capire che non c’è posto per i tentativi di far deragliare il processo elettorale. Il popolo guatemalteco ha parlato con forza”, ha affermato. Il mese scorso, un’ora prima che i risultati del primo turno elettorale venissero certificati, l’Ufficio del procuratore generale aveva annunciato che stava indagando sulle firme raccolte dal partito di Arévalo, Movimiento Semilla, per registrarsi anni prima. Un giudice aveva brevemente sospeso lo status legale del partito prima che intervenisse un tribunale di livello superiore. Resta un grande interrogativo come i guatemaltechi potrebbero reagire a qualsiasi azione del governo che sembri andare contro la volontà degli elettori. In base al mandato costituzionale l’attuale presidente Giammattei dovrebbe lasciare l’incarico il 14 gennaio.