Ucraina, Lukashenko: “Guerra si può fermare ora”

Fanno discutere le parole del presidente della Bielorussia

Il conflitto in Ucraina “avrebbe potuto essere evitato in qualsiasi momento” e si può fermare “ancora ora”. Alexader Lukashenko, presidente della Bielorussia e fedelissimo alleato di Vladimir Putin, traccia lo stato dell’arte della guerra in una lunga intervista concessa alla giornalista ucraina Diana Panchenko. Il leader di Minsk ripercorre le tappe che hanno portato all’invasione russa e conferma che il suo Paese non entrerà nel conflitto a meno che le truppe ucraine non decidano di sconfinare. In quel caso – avverte – “la risposta sarà immediata con tutto ciò che abbiamo a disposizione”. 

Lukashenko vedrebbe di buon occhio invece il coinvolgimento della Bielorussia in un percorso che possa portare a “risultati positivi” verso possibili colloqui di pace dove l’interlocutore di Kiev sarà, volente o nolente, ancora Vladimir Putin. “Sarà rieletto presidente della Russia”, assicura Lukashenko. “Le elezioni si terranno tra sei mesi e nessuno lo può sfidare ora”, aggiunge. Pensieri sulla necessità di dover negoziare con il leader del Cremlino arrivano anche dall’Europa. A sostenere questa tesi è l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy. Frasi che vengono accolte con rabbia a Kiev dove Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, le definisce figlie di una “logica criminale che giustifica le guerre di aggressione della Russia”.

Intanto sul campo Kiev potrà tornare a contare sul battaglione Azov. La brigata infatti, dopo il ritorno in patria dei suoi capi dalla Turchia in seguito alla visita di Zelensky nel Paese dello scorso luglio, sta già combattendo nella regione di Luhansk. “La leggendaria brigata mantiene saldamente le sua posizioni e infligge perdite ai russi”, fanno sapere da Kiev. Notizie meno buone giungono invece per l’Ucraina sul fronte della difesa aerea. Kiev infatti fa sapere che non sarà in grado di difendere i propri cieli con i caccia F-16 statunitensi nel prossimo autunno ed inverno. L’addestramento procede a rilento e, anche se la questione “è andata avanti”, si prevede che i piloti ucraini possano essere addestrati all’interno dei paesi membri della coalizione solamente “nel prossimo futuro”.