I leader dei Paesi dell’Africa occidentale, riuniti nell’Ecowas, cioè la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, hanno ordinato il dispiegamento di una ‘stand-by force’, una forza di supporto, per ripristinare la democrazia in Niger a seguito del colpo di Stato. I funzionari dell’Ecowas, tuttavia, hanno fornito pochi dettagli e non hanno precisato la composizione, il luogo né la data proposta per il dispiegamento. I capi di Stato dell’Africa occidentale si sono riuniti nella capitale della Nigeria, Abuja, per discutere degli sviluppi in Niger. Erano presenti 9 degli 11 capi di Stato previsti, tra cui i presidenti di Senegal, Ghana, Costa d’Avorio, Togo, Benin, Guinea-Bissau e Sierra Leone. Anche i leader della Mauritania e del Burundi, che non fanno parte dell’Ecowas, hanno partecipato all’incontro a porte chiuse.
Ieri i golpisti avevano annunciato che un intervento militare avrebbe provocato l’uccisione del presidente deposto. Il Niger è precipitato nel caos politico lo scorso 26 luglio, quando il presidente Mohamed Bazoum è stato destituito con un colpo di Stato dalla guardia presidenziale. L’Ecowas ha risposto pochi giorni dopo emettendo sanzioni e lanciando un ultimatum alla giunta militare al potere: dimettersi entro una settimana o affrontare un potenziale intervento militare. La scadenza è passata domenica senza che la situazione politica sia cambiata.
Sabato 12 agosto è prevista ad Accra, in Ghana, una riunione dei Capi di Stato Maggiore della Difesa della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas). Lo apprende Rfi.
“Riteniamo che il modo militare di risolvere la crisi in Niger possa portare a un confronto prolungato in questo Paese africano, nonché a una forte destabilizzazione della situazione nell’intera regione del Sahara-Sahel”. È quanto ha affermato il ministero degli Esteri russo in una dichiarazione riportata dall’agenzia Tass. “La Russia sostiene gli sforzi di mediazione dell’Ecowas volti a trovare una via d’uscita dalla crisi”, si legge nella dichiarazione, “per ripristinare l’ordine costituzionale in Niger attraverso il dialogo politico e diplomatico con le nuove autorità nigerine”.
Migliaia di sostenitori del colpo di stato si sono radunati vicino a una base militare francese in Niger, situata alla periferia della capitale Niamey. I manifestanti hanno gridato: “Abbasso la Francia, abbasso l’Ecowas”, secondo quanto riporta France24. Molti hanno sventolato bandiere russe e nigerine e hanno gridato il loro sostegno al nuovo leader del Paese, il generale Abdourahamane Tchiani.