Niger, golpisti: “Se Ecowas interviene militarmente uccidiamo presidente”

La minaccia dopo la presa del potere nel Paese il 26 luglio scorso

La giunta golpista del Niger ha minacciato di uccidere il presidente deposto Mohamed Bazoum se i Paesi vicini della regione dovessero intervenire militarmente per ripristinare il governo dello stesso Bazoum. Lo riferiscono due funzionari occidentali ad Associated Press. Secondo quanto riferito da un funzionario militare occidentale, rappresentanti della giunta avrebbero informato di questo la sottosegretaria di Stato Usa Victoria Nuland durante la sua visita nel Paese questa settimana. Un funzionario statunitense ha inoltre confermato questo resoconto, parlando sempre a condizione di mantenere l’anonimato. Bazoum è stato deposto dai golpisti il 26 luglio e dice di essere tenuto in ostaggio nella sua residenza.

Ecowas ordina dispiegamento forze per ripristino democrazia

I leader dei Paesi dell’Africa occidentale, riuniti nell’Ecowas, cioè la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, hanno ordinato il dispiegamento di una ‘stand-by force’, una forza di supporto, per ripristinare la democrazia in Niger a seguito del colpo di Stato. I funzionari dell’Ecowas, tuttavia, hanno fornito pochi dettagli e non hanno precisato la composizione, il luogo né la data proposta per il dispiegamento. I capi di Stato dell’Africa occidentale si sono riuniti nella capitale della Nigeria, Abuja, per discutere degli sviluppi in Niger. Erano presenti 9 degli 11 capi di Stato previsti, tra cui i presidenti di Senegal, Ghana, Costa d’Avorio, Togo, Benin, Guinea-Bissau e Sierra Leone. Anche i leader della Mauritania e del Burundi, che non fanno parte dell’Ecowas, hanno partecipato all’incontro a porte chiuse.