Il Cremlino ha minimizzato l'accaduto, definendolo un tentativo da parte dell'Ucraina di "distogliere l'attenzione da Bakhmut"
“È il momento per tutti di assumersi la responsabilità del proprio futuro. È ora che la dittatura del Cremlino finisca. La libertà è vicina”. Con queste parole i ‘partigiani russi’ di Freedom of Russia hanno annunciato di aver imbracciato le armi e di aver fatto incursione nella regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Prima hanno rivendicato il controllo della cittadina di Kozinka e poi hanno fatto sapere di aver preso d’assalto la città di Grayvoron.
“Non resistete e non abbiate paura: non siamo vostri nemici. A differenza degli zombie di Putin, non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi”, hanno comunicato su Telegram, invitando gli abitanti a non uscire di casa. A dare l’allarme di quanto stava accadendo è stato il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, denunciando l’azione di “un gruppo di sabotaggio ucraino“. Ma di ucraini, precisa Kiev, nell’operazione non ce ne sono. “Solo i cittadini russi stanno partecipando”, ha fatto sapere il portavoce dell’intelligence Ucraina. “Il nostro Paese non c’entra niente”, ha ribadito il consigliere presidenziale ucraino Podolyak.
Il governatore di Belgorod, che già in mattinata aveva denunciato un attacco di Kiev sulla regione, per correre ai ripari ha introdotto il “regime legale di operazioni antiterrorismo, che stabilisce misure speciali e restrizioni temporanee”, come il controllo dei documenti e la sospensione delle attività di aziende che utilizzano sostanze pericolose. “Stiamo controllando casa per casa nei villaggi di confine e nella stessa Grayvoron”, ha detto prima di sera Gladkov in tv, “e la maggior parte della popolazione ha già lasciato il territorio”. Il Cremlino ha minimizzato l’accaduto, definendolo un tentativo da parte dell’Ucraina di “distogliere l’attenzione da Bakhmut”.
Governatore Belgorod: “Operazione anti-terrorismo continua”
Vyacheslav Gladkov, il governatore della regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina, teatro dell’incursione rivendicata dai cosiddetti ‘partigiani russi’ di Freedom of Russia, ha esortato i residenti a non tornare a casa, dicendo che l’operazione anti-terrorismo va avanti. “Il ministero della Difesa, insieme alle forze di sicurezza, sta continuando a liberare l’area. Ma ora faccio appello ai residenti del distretto di Grayvoron” a “non tornare nelle loro abitazioni per il momento”, “i responsabili delle autorità locali vi faranno sapere quando sarà sicuro”, ha scritto il governatore su Telegram. “Stiamo aspettando il completamento dell’operazione antiterrorismo. Cercherò di fornirvi tutte le informazioni il più rapidamente possibile”, ha concluso.
Nella notte attacchi con droni
Il governatore della regione russa di Belgorod al confine con l’Ucraina, Vyacheslav Gladkov, riferisce di attacchi con droni avvenuti nella notte nella regione, teatro dell’incursione rivendicata dai cosiddetti ‘partigiani russi’ di Freedom of Russia. Gladkov ha riferito che i droni hanno colpito due case private nella città di Grayvoron, nonché edifici amministrativi nel villaggio di Borisovka, senza provocare vittime. Su Telegram il governatore riferisce inoltre che un drone è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea sopra Belgorod.
Cremlino: “Molto preoccupati per fatti Belgorod”
I fatti avvenuti nella regione russa di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina, causano profonda preoccupazione e richiedono grandi sforzi. È quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Certamente, quello che è successo ieri causa profonda preoccupazione, conferma ancora una volta che i militanti ucraini continuano le loro attività contro il nostro Paese, questo richiede grandi sforzi da parte nostra”, ha detto Peskov. La regione russa di Belgorod è stata ieri teatro dell’incursione rivendicata dai cosiddetti ‘partigiani russi’ di Freedom of Russia, che Mosca ha attribuito a ‘sabotatori’ ucraini; a seguito di questo Mosca ha lanciato nella zona quella che definisce un’operazione anti-terrorismo.
Governatore Belgorod: “12 feriti per bombe su regione”
Sono 12 i civili rimasti feriti nella regione russa di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina, per bombardamenti dei quali Mosca accusa militanti ucraini. Lo riferisce il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, in un aggiornamento pubblicato su Telegram. “Lanciarazzi multipli hanno preso di mira edifici residenziali e civili, ordigni esplosivi sono stati sganciati da droni. Come risultato, ci sono 12 civili feriti e danni sono stati registrati a 29 edifici residenziali privati e 3 auto”, ha aggiunto Gladkov.
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