Un tribunale di Mosca ha condannato l’attivista e oppositore del Cremlino, Vladimir Kara-Murza, a 25 anni di detenzione con l’accusa di “tradimento” e “denigrazione dell’esercito russo”. Kara-Murza, che si trova in carcere da un anno, ha respinto le accuse contro di lui definendole “politiche” e ha paragonato i procedimenti giudiziari nei suoi confronti ai processi farsa durante il governo del dittatore sovietico Josef Stalin. Le accuse contro Kara-Murza derivano dal suo discorso del 15 marzo 2022 alla Camera dei Rappresentanti dell’Arizona in cui denunciava l’azione militare della Russia in Ucraina.
“La Russia sarà libera, ditelo a tutti”, ha detto in aula l’attivista e oppositore del Cremlino. Lo riporta il Moscow Times.
L’ambasciatrice britannica in Russia, Deborah Bronnert, ha chiesto l’annullamento della condanna. Lo riporta Ria Novosti. Kara-Murza ha anche il passaporto britannico. Bronnert – in riferimento alla sentenza – ha parlato di “shock” esprimendo il “sostegno” di Londra alla famiglia. “Chiediamo il suo rilascio”, ha detto Bronnert ai media presenti.
La difesa di Kara-Murza chiederà il suo rilascio per motivi di salute. Lo ha detto a Ria Novosti la sua avvocata Maria Eismont. Oggi il tribunale della città di Mosca ha condannato Kara-Murza a 25 anni di detenzione. “Siamo preoccupati per le sue condizioni di salute, è sopravvissuto a due avvelenamenti nel 2015 e nel 2017, dopodiché si è ripreso. Ora i suoi sintomi associati all’intorpidimento degli arti sono peggiorati. Gli è stata diagnosticata una polineuropatia, secondo la legge una persona con una tale diagnosi non può essere tenuta in custodia. La nostra priorità è chiedere il suo rilascio”, ha spiegato l’avvocata.
L’Onu ha chiesto alla Russia di rilasciare “senza indugio” l’attivita e oppositore Vladimir Kara-Murza, condannato a 25 anni di carcere. “E’ un altro duro colpo per lo stato di diritto della Federazione Russa”, ha detto in una nota l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk.
“Kara-Murza è stato processato con accuse che sembrano legate al legittimo esercizio del suo diritto alla libertà di opinione, espressione e associazione, comprese le sue critiche pubbliche all’attacco armato della Federazione Russa contro l’Ucraina”, ha spiegato. Secondo le Nazioni Unite “nessuno dovrebbe essere privato della propria libertà per aver esercitato i propri diritti umani, chiedo alle autorità russe di rilasciarlo senza indugio”. “Finché continuerà a essere detenuto, dovrà essere trattato con umanità e rispetto per la sua dignità”, ha concluso Turk.
L’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca ha chiesto il “rilascio immediato” dell’oppositore. “La decisione odierna del tribunale di condannare Vladimir Kara-Murza a 25 anni di carcere per aver espresso un’opinione critica nei confronti delle politiche del suo governo è un altro terribile, segno della repressione che ha preso piede in Russia.Chiediamo il suo rilascio immediato”, ha detto l’ambasciatrice americana Lynne Tracy, come riporta una nota dell’ambasciata Usa a Mosca. “Il diritto di avere opinioni politiche, o di non essere d’accordo con le decisioni del proprio governo, sono libertà fondamentali, sancite sia dalla costituzione russa che dai trattati internazionali di cui la Russia è parte”, si legge nella nota.
“Purtroppo, la Russia è sulla buona strada per sopprimere la libertà di parola e riportare il Paese ad alcuni dei suoi momenti più bui” ha detto l’ambasciatrice americana a Mosca, Lynne Tracy, in riferimento alla condanna. “Questa sentenza è un tentativo di mettere a tacere il dissenso in questo Paese e di fare da esempio a chi ha il coraggio di offrire un’alternativa alle politiche del governo russo. Come ha sostenuto Kara-Murza, dire la verità al potere è l’atto di un patriota, non di un traditore”, ha affermato l’ambasciatrice Usa, secondo cui “criminalizzare le critiche all’azione del governo è un segno di paura, non di forza”. “Di chi saranno le prossime opinioni in questo ambiente di soppressione?”, ha aggiunto Tracy, “sostengo il diritto di Kara-Murza e di ogni russo ad avere voce nel proprio Paese. Kara-Murza e innumerevoli altri russi credono e sperano in un futuro in cui le libertà fondamentali in Russia siano rispettate. Condividiamo queste speranze”.
“Sono profondamente indignato per il verdetto emesso oggi su Vladimir Kara-Murza, condannato a 25 anni. Considero questo verdetto illegale, senza scrupoli e semplicemente fascista”. Questo il commento dell’attivista Aleksei Navalny, in carcere dal 2021, sulla condanna di Vladimir Kara-Murza. “Credo che Vladimir Kara-Murza sia perseguitato per motivi politici. Voglio esprimere il mio sostegno a lui e ai suoi familiari. Sono molto preoccupato per la sua salute. L’ho visto dopo il secondo avvelenamento e ho visto come la sua salute fosse già quasi distrutta”, ha affermato Navalny, “la condanna che ha ricevuto è una vendetta per il fatto che non è morto immediatamente, essendo sopravvissuto a due avvelenamenti, apparentemente commessi, e questo è già stato dimostrato, dall’Fsb, il servizio della sicurezza russo”.