Ucraina, Wagner annuncia ‘presa’ di Bakhmut ma Kiev nega

Immediata la smentita da parte dello stato maggiore ucraino: "Il nemico non ha interrotto il suo assalto ma i difensori stanno difendendo coraggiosamente la città"

Bakhmut è nostra“. Nella notte italiana Yevgeny Prigozhin, capo della compagnia Wagner, annuncia su Telegram che il suo esercito privato è entrato nella cittadina ucraina del Donbass oggetto di violenti scontri nei giorni scorsi. “Il nemico è concentrato nelle aree occidentali”, ha aggiunto in un video in cui si mostra con una bandiera russa con il nome del blogger militare Vladlen Tatarsky, ucciso in un attentato a San Pietroburgo. Immediata è arrivata la smentita di Kiev, con lo stato maggiore ucraino che su Facebook ha precisato che “il nemico non ha interrotto il suo assalto a Bakhmut. Tuttavia, i difensori ucraini difendono coraggiosamente la città, respingendo numerosi attacchi nemici”. 

Fondatore Wagner: “Non accuserei Kiev per omicidio blogger Tatarsky”

“Non accuserei il regime di Kiev di queste azioni. Penso che stia operando un gruppo di radicali che difficilmente avrà legami con il governo, ecco come lo descriverei”. Lo ha detto in un video sui social Yevgeny Prigozhin, il fondatore della compagnia militare privata Wagner, a proposito dell’omicidio del blogger militare ultranazionalista russo Maksim Fomin, noto come Vladlen Tatarsky, in un bar di proprietà dello stesso Prigozhin a San Pietroburgo. “In questo momento non conosco i dettagli dell’incidente, mi è stato detto solo che, sfortunatamente, Vladlen Tatarsky è stato ucciso. Non sono a conoscenza di altri dettagli. In effetti, ho consegnato il caffè al movimento patriottico Cyber Front Z e lì hanno tenuto vari seminari. Molto probabilmente, questa tragedia è avvenuta durante un seminario”, ha detto Prigozhin sul suo canale Telegram come riportato dall’agenzia Tass.

Omicidio blogger Tatarsky rivela contrati nel Cremlino

“L’assassinio di Fomin in un bar legato alla Wagner a San Pietroburgo potrebbe rivelare ulteriori fratture all’interno del Cremlino e della sua cerchia ristretta. Fomin era un critico del comando militare russo e del ministero della Difesa russo (MoD). La sua morte segna il primo assassinio di alto profilo di un milblogger ultranazionalista in Russia dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina”. Lo scrivono gli analisti del think tank americano Isw (Institute for the study of the war) a proposito della morte del blogger militare ultranazionalista russo Maksim Fomin, noto come Vladlen Tatarsky, in un bar di proprietà di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, a San Pietroburgo.

Autobomba a Melitopol, una persona ferita

Una persona è rimasta ferita nell’esplosione di una automobile nella città di Melitopol, nella regione di Zaporozhya occupata dall’esercito russo. Lo riferisce l’agenzia russa Tass citando una fonte dei servizi di emergenza locali. La persona ferita è stata subito soccorsa “da assistenza medica”.

È Maxim Zubarev, capo dell’amministrazione del villaggio occupato di Akimovka, a essere rimasto ferito nell’esplosione di un auto a Melitopol, città ucraina occupata dai russi. L’uomo sta ricevendo assistenza medica. Lo riporta Ukrainska Pravda. L’esplosione è stata confermata anche dal sindaco ucraino della cittadina, Ivan Fedorov, in un messaggio via Telegram.