Nuovo capitolo per lo scandalo Ue denominato Qatargate. “Dal pomeriggio di mercoledì 11 gennaio al venerdì 13 gennaio Eva Kaili è stata messa in isolamento su decisione del giudice istruttore. E’ stata tenuta per 16 ore in una cella di polizia, non in prigione, al freddo, le è stata negata una seconda coperta, hanno preso il suo cappotto, la luce era costantemente accesa, non permettendole di dormire, ha avuto le mestruazioni e non le è stato consentito di lavarsi”. Questa condizione è “tortura”. Lo ha dichiarato l’avvocato dell’europarlamentare greca Eva Kaili, Michalis Dimitrakopoulos, uscendo dall’udienza di convalida della carcerazione al Tribunale di Bruxelles. Kaili “sta vivendo un momento difficile e triste”, ha aggiunto.