Almeno 13 i feriti, 24 i detenuti fuggiti. I soldati avrebbero già ripreso il controllo del penitenziario
Diciassette persone, dieci guardie e quattro detenuti, sono rimaste uccise nelle prime ore di domenica dopo l’assalto a un carcere statale a Ciudad Juarez in Messico, oltre il confine con El Paso, in Texas. Oltre alle vittime, 13 persone sono rimaste ferite e almeno 24 detenuti sono fuggiti. Secondo quanto si apprende, i soldati messicani e la polizia di Stato hanno già ripreso il controllo del carcere. Decine di parenti di detenuti della prigione statale di Ciudad Juárez si sono recati nelle strutture per chiedere informazioni.
L’evasione sarebbe stata concepita per liberare il capo banda locale. Il segretario per la Sicurezza Rosa Icela Rodriguez ha dichiarato che dieci dei morti erano guardie carcerarie. Rodriguez ha identificato i detenuti evasi con la banda Mexicles, che ha associato al Cartello Caborca. Ha anche detto che il leader dei Mexicles era tra i fuggitivi. I Mexicles sono stati per decenni una delle principali bande di Juarez e per molti anni hanno collaborato con il Cartello di Sinaloa. Il cartello Caborca era guidato dal signore della droga Rafael Caro Quintero, catturato a luglio.
Il segretario alla Difesa Luis Cresencio Sandoval ha detto che i soldati e la polizia di Stato che hanno ripreso il controllo della prigione hanno trovato 10 celle ‘VIP’ dotate di televisori e altri comfort. Una aveva anche una cassaforte piena di contanti. Le autorità hanno anche trovato cocaina, metanfetamina, eroina, fentanil e marijuana all’interno della prigione.
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