Asilo nido per il 50% dei bambini sotto i tre anni, entro il 2030: è questo uno degli obiettivi della Commissione europea contenuto all’interno della raccomandazione presentata oggi. Lo scopo è rivedere gli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia per migliorare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, risalenti al 2002. Gli attuali obiettivi invitano gli Stati membri a fornire assistenza all’infanzia al 33% dei bambini fino a 3 anni e al 90% dei bambini dai 3 anni fino all’età della scuola dell’obbligo.
Oggi la Commissione europea ha, inoltre, presentato la Strategia Europea per l’Assistenza ‘Care Strategy’ per garantire servizi di assistenza di qualità, abbordabili e accessibili in tutta l’Unione Europea e migliorare la situazione sia per chi riceve l’assistenza che per le persone che si prendono cura di loro, professionalmente o informalmente.
La partecipazione all’educazione della prima infanzia ha un impatto positivo sullo sviluppo del bambino e aiuta a ridurre il rischio di esclusione sociale e povertà, anche in età avanzata. L’assistenza a lungo termine consente alle persone, che a causa della vecchiaia, della malattia o della disabilità, dipendono dall’aiuto per le attività quotidiane, di mantenere la propria autonomia e vivere con dignità. Tuttavia, per molte persone questi servizi non sono ancora abbordabili, disponibili o accessibili.
Le donne continuano a sostenere il maggior peso delle responsabilità di cura, con il 90% della forza lavoro di cura formale composta da donne e 7,7 milioni di donne senza lavoro a causa delle responsabilità di cura. Per affrontare questi problemi, la Commissione propone azioni concrete per sostenere gli Stati membri nell’aumentare l’accesso a servizi di assistenza di alta qualità e a prezzi accessibili, migliorando nel contempo le condizioni di lavoro e l’equilibrio tra lavoro e vita privata per i prestatori di assistenza.