Fra rimpalli di accuse per il pericolo di catastrofe nucleare, minacce reciproche e notizie sullo stato di salute dei relativi presidenti il conflitto fra Russia e Ucraina prosegue sul campo e nella dialettica verbale. A tornare al centro dell’attenzione è la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo Kiev le truppe russe ne vorrebbero fare un luogo di stoccaggio dei loro armamenti militari, compresi carri armati e munizioni. Mosca dal canto suo accusa gli ucraini di mettere “mezza Europa” a rischio di “catastrofe nucleare” con i suoi attacchi sul sito. Secondo i russi infatti le truppe ucraine il 18 luglio scorso avrebbero effettuato un attacco sulla centrale con un drone “a poche decine di metri da strutture critiche per la sicurezza”.
Il ‘falco’ russo Dmytri Medvedev parla di un’Ucraina che “potrebbe scomparire dalla mappa del mondo” mentre Mikhailo Podolyak, consigliere molto ascoltato del presidente Volodymyr Zelensky, vede la pace possibile solo quando la Russia lascerà “l’intero territorio ucraino”. La guerra si combatte anche a suon di notizie, o meglio di ‘fake news’, sulle condizioni di salute dei rispettivi condottieri. La holding radiofonica ucraina Tavr Media annuncia di aver subito un attacco hacker alle sue stazioni radio dove è stato trasmesso un messaggio secondo cui il presidente Volodymyr Zelensky sarebbe stato ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva in ospedale. Lo stesso leader di Kiev trova il modo di scherzare sull’accaduto nella sua smentita. “Sono in ufficio. Non mi sono mai sentito bene come adesso – spiega – e con tutto il rispetto per la vecchiaia, 44 non sono 70…”, aggiunge Zelensky, con probabile riferimento all’età del presidente russo Vladimir Putin.
Proprio in merito al capo del Cremlino la Cia, tramite il direttore Bill Burns, rivela che non ci sono prove relativamente al fatto che possa avere dei problemi di salute, come ipotizzato da alcune fonti. “Per quanto ne sappiamo, è fin troppo sano”, le sue parole. Lontano dalle voci il presidente russo continua a tessere la sua tela diplomatica tenendo una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman. I due – dichiara il Cremlino – hanno dato una “valutazione positiva” dei loro legami bilaterali e hanno discusso “dell’espansione di legami commerciali ed economici reciprocamente vantaggiosi”. Una situazione complessa nella quale l’Onu prova a giocare la sua parte per sbloccare almeno la partita relativa ai corridoi del grano con l’obiettivo di scongiurare, o almeno affievolire, il rischio di una carestia in Africa. A tal proposito il segretario Antonio Guterres è atteso a Istanbul per tentare di finalizzare l’accordo a quattro con Turchia, Mosca e Kiev che prevede tra le altre cose la nascita proprio nella città sul Bosforo di un centro operativo che ne monitori l’attuazione.