In Ucraina è il 99esimo giorno di guerra.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha espresso “piena fiducia nella leadership politica Ucraina”. “Spetta a loro prendere le decisioni e noi spetta sostenerli”, ha detto Stoltenberg dopo l’incontro alla Casa BIanca con il presidente Joe Biden e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. “Non spetta a noi dire cosa l’Ucraina deve o non deve accettare”, ha sottolineato Stoltenberg, in riferimento all’esito del conflitto, “dobbiamo sostenerli nel loro diritto all’autodifesa”, ha aggiunto.
“Dobbiamo essere pronti” a una guerra “lunga”. Così il segretario generale della Nato, jens Stoltenberg, dopo l’incontro alla Casa Bianca con il presidente Joe Biden, la vice presidente Kamala Harris e il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Gli ucraini “stanno pagando un prezzo alto”, ha detto Stoltenberg, ma anche la Russia sta “subendo molte perdite”. Il conflitto finirà al “tavolo negoziale” e la Nato deve sostenere l’Ucraina per consentire a Kiev di ottenere il “risultato migliore”, ha detto Stoltenberg.
Il partito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky aderisce ad Alde, gruppo dell’Europarlamento. Lo ha fatto sapere su Twitter +Europa, che a Dublino partecipa con una delegazione al Congresso in corso.
“Il nostro bene più prezioso è la solidarietà […]. Solidarietà con gli Stati membri più colpiti dalle onde d’urto di questa guerra. In particolare coloro che, come la Polonia, sono oggetto del ricatto energetico del Cremlino. In effetti, la Russia ha utilizzato l’energia come strumento di pressione. Non accettiamo questo ricatto”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Varsavia per consegnare la valutazione positiva del piano di ripresa e resilienza polacco.”Ecco perché la Commissione Europea ha proposto REPowerEU. Questo è il nostro piano per sbarazzarci dei combustibili fossili russi il prima possibile e di investire massicciamente nelle energie rinnovabili. Questa energia pulita non fa bene solo al clima, ma anche per la nostra indipendenza”, ha aggiunto.
“Di fronte ai crimini e alle aggressioni di Putin, il nostro bene più prezioso è la solidarietà. Primo, solidarietà con le persone in fuga dalla guerra e gli sfollati interni. Qui, voglio ringraziare il popolo polacco per la sua straordinaria generosità. Avete accolto a braccia aperte più di tre milioni e mezzo di rifugiati. Questo è un fulgido esempio per il mondo intero”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Varsavia per consegnare la valutazione positiva del piano di ripresa e resilienza polacco.
“Il patriarca Kirill è un leader religioso. Nel rispetto dei principi fondamentali della libertà religiosa, il governo ungherese ritiene inopportuno che l’Ue includa il suo nome tra coloro che sarebbero specificamente sanzionati”. Così il premier ungherese, Victor Orban, secondo quanto riportato dal suo blog “About Hungary”, commentando l’approvazione del sesto pacchetto di sanzioni di oggi senza il nome del patriarca Kirill. Il premier Orbán ha aggiunto che “la posizione dell’Ungheria sulla possibile sanzione del patriarca Kirill è nota da tempo ai suoi partner dell’Ue ed è stata espressa più volte nelle ultime settimane nel forum negoziale degli ambasciatori dell’Ue, il Coreper”. “Nella riunione straordinaria del Consiglio europeo di lunedì e martedì – ha sottolineato – nessuno si è pronunciato contro la posizione ungherese, ha concluso la sua dichiarazione il premier Orbán”.
La Casa Bianca ha annunciato nuove sanzioni legate all’invasione russa dell’Ucraina, prendendo di mira funzionari del governo di Mosca e membri dell’élite vicina al presidente Vladimir Putin, così come vari yacht legati a quest’ultimo. In una nota la Casa Bianca fa sapere che tra i colpiti ci sono lo stretto collaboratore di Putin e gestore dei suoi beni off-shore Sergei Roldugin, così come suoi familiari; l’oligarca God Nisanov, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, il miliardario Alexey Mordashov e sue aziende. Inoltre, aggiunge che il dipartimento del Commercio “restringe ulteriormente” le possibilità dell’esercito russo di ottenere tecnologie e altro che comprendano tecnologia o software statunitense, includendo 71 entità in Russia e Bielorussia.
“Grazie alla presidenza francese del Consiglio Ue, oggi è stato concordato un altro forte pacchetto di sanzioni contro Putin e il Cremlino. Di fatto, entro la fine del 2022 il 90% delle importazioni russe di petrolio verso l’Ue sarà bandito. Ciò ridurrà la capacità della Russia di finanziare la sua guerra”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.
“Le critiche di Salvini? Mi sembra un film già visto. Ricordate quando fece cadere il governo Conte I? Iniziò tutto così, criticando i vari ministri del governo fino a staccare la spina. Spero di non rivedere lo stesso film. Chi spiegherà poi agli italiani che, a causa di una crisi estiva immotivata, abbiamo bruciato i 200 miliardi del Pnrr?”, così il ministro Di Maio. “Lavoriamo tutti per la pace, rispettando alleanze e partner internazionali”, conclude Di Maio.
Il ministro dell’Economia russo, Maxim Reshetnikov, ha dichiarato che il Paese rischia di registrare tagli di posti di lavoro e un calo degli investimenti a causa delle sanzioni legate alla guerra in Ucraina. La disoccupazione è solo del 4% “ma questa situazione non deve ingannare”, ha detto in un briefing, secondo Bbc, una “crisi prolungata della domanda” potrebbe “portare a una riduzione dell’occupazione”, ha affermato, “ci sono dei rischi”.
Il sesto pacchetto di sanzioni è stato finalmente approvato in via definitiva dagli ambasciatori Ue, ma dalla lista dei sanzionati esce il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill sul cui nome l’Ungheria aveva messo il veto. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Il pacchetto, dopo un mese di discussioni e rinvii, vede ora luce verde e sarà finalizzato mediante procedura scritta con scadenza domani mattina alle 9.
“Con effetto immediato, i rappresentanti delle società russe non possono più entrare nei locali del Parlamento europeo. Non dobbiamo concedere loro alcuno spazio per diffondere la loro propaganda e narrazioni false e tossiche sull’invasione dell’Ucraina. Rimarremo uniti e forti contro gli autocrati”. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha commentato su Twitter la decisione di vietare l’ingresso ai lobbisti russi nei locali dell’Eurocamera.
Il Parlamento europeo metterà al bando i lobbisti russi dagli ambienti parlamentari Ue. Lo si apprende da fonti Ue. La decisione non è stata ancora presa formalmente, ma arriverà a breve. Si tratta di un divieto di accesso dei lobbisti con sede in Russia, secondo l’articolo 123 del regolamento dell’Eurocamera, che disciplina i titoli di accesso ai locali del Parlamento. Renew Europe, che aveva formalmente richiesto alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, di bandire i lobbisti statali russi, e saluta la decisione dell’Ufficio di presidenza. “Il divieto ridurrà la capacità dei lobbisti guerrafondai russi di influenzare i politici e le politiche dell’Ue, in un duro colpo per gli apologeti di Putin all’estrema destra e sinistra del Parlamento. Chiediamo alle altre istituzioni dell’Ue di seguire questa mossa”, scrive il gruppo liberale in una nota.
La Svezia fornirà ulteriori aiuti economici e militari all’Ucraina, tra cui missili antinave, armi anticarro e fucili. Lo ha fatto sapere il ministero delle Finanze svedese, secondo Guardian. Il governo “vede il proseguimento della necessità” di sostenere l’Ucraina, ha aggiunto.
Circa 800 persone, tra cui dei minori, si trovano nei rifugi antiaerei dell’era sovietica sotto la fabbrica chimica Azot di Sievierodonetsk, in Ucraina, pesantemente bombardata dalle forze russe. Lo ha dichiarato il governatore dell’Oblast di Luhansk, Serhiy Gaidai, a Cnn: “Ci sono abitanti a cui è stato chiesto di lasciare la città. Ma hanno rifiutato, ci sono anche bambini, ma non molti”. Ieri Gaidai ha detto che è possibile nella fabbrica si trovino ancora scorte di pericolose sostanze chimiche.
Il Cremlino ha detto che nessuno chiuderà la “finestra sull’Europa”. “Non abbiamo intenzione di chiudere nulla”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov rispondendo alle domande dei giornalisti. Lo riporta Interfax.
I funzionari ucraini hanno riferito che durante la notte i bombardamenti russi hanno colpito una scuola a Kharkiv. Una donna è stata trovata morte sotto le macerie e un uomo è rimasto ferito. Lo riportano i media internazionali.
“In questi giorni abbiamo perso 30mila soldati. La Russia è pronta a continuare, a uccidere”, mentre il 20% circa del territorio ucraino è ora sotto occupazione russa, con 2.603 centri abitati che devono essere liberati. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamento video con il Parlamento del Lussemburgo, secondo i media ucraini e lussemburghesi. Le forze russe hanno distrutto il Donbass e le sue città, tra cui Mariupol dove “ancora non sappiamo esattamente quante persone siano state uccise dagli occupanti. Almeno decine di migliaia – decine di migliaia in meno di 100 giorni”, ha proseguito Zelensky, aggiungendo: “Questo è il motivo per cui chiediamo con tanta forza sostegno al mondo. Prima di tutto, sostegno alla difesa”. Anche perché, ha sottolineato, “questa guerra della Russia contro l’Ucraina è decisiva per l’intera Europa. È una guerra di valori”.
“La nostra Unione europea è a loro fianco, faremo tutto il possibile nel nostro potere così che l’Ucraina possa tornare di nuovo artefice del loro futuro. Primo dobbiamo supportare Kiev per superare questa guerra. Secondo: gli ucraini hanno bisogno di sollievo finanziario e, terzo, dobbiamo accompagnarli nel percorso verso l’Ue. L’Ucraina deve vincere questa guerra e Putin essere testimone del suo fallimento”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Globsec 2022 Bratislava Forum.
L’Ucraina “discute con i partner i modi per istituire una missione internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite, per l’esportazione di prodotti agricoli” dal Paese, “come primo passo, la Russia deve ritirare le sue navi dalle nostre acque territoriali e fornire garanzie di sicurezza contro gli attacchi ai porti e ai convogli commerciali”. E’ quanto ha affermato il ministero degli Esteri ucraino in una nota riguardante il blocco del trasporto di grano via mare. “L’Ucraina rimane impegnata a trovare modi per sbloccare le rotte nel Mar Nero e nel Mar d’Azov per prevenire una prolungata crisi alimentare globale”, ha aggiunto il ministero.
“I tentativi da parte ucraina di utilizzare armi straniere” più avanzate “per colpire obiettivi sul territorio della Federazione Russa peggiorerebbero significativamente la situazione, questo è uno scenario assolutamente indesiderabile”. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass. Il riferimento è all’invio di sistemi missilistici avanzati a Kiev da parte di Usa e Regno Unito.
L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, nel suo primo discorso in pubblico da quando ha lasciato l’incarico, circa sei mesi fa, ha definito l’attacco della Russia contro l’Ucraina una “guerra barbara di aggressione” che ha rappresentato un “punto di svolta di vasta portata”. Merkel, parlando a un evento sindacale, ha affermato che, sebbene fosse riluttante a esprimere le sue opinioni come ex cancelliera tedesca, non poteva evitare di parlare della “violazione più evidente del diritto internazionale” nella storia dell’Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. “La mia solidarietà va all’Ucraina, che è stata attaccata e saccheggiata dalla Russia”, ha aggiunto Merkel, sottolineando che non c’erano dubbi sul diritto dell’Ucraina a difendersi.
Il ministero della Difesa russo ha riferito che il numero di mercenari stranieri in Ucraina si è quasi dimezzato. “Centinaia di mercenari stranieri sono stati eliminati da armi di precisione russe a lungo raggio poco dopo essere arrivati ai loro siti di addestramento e coordinamento. Ma la maggior parte di loro è stata eliminata nelle zone di combattimento a causa del basso livello di addestramento e della mancanza di esperienza”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax.
“Sappiamo cosa vuol dire una guerra e siamo solidali con gli ucraini. Ma ciò che sta succedendo è il risultato delle politiche stupide dei governi occidentali”. Lo ha detto Tawakkul Karman, Premio Nobel per la pace e fondatrice della Tawakkol Karman International Foundation, dialogando con Maria Latella su ‘La non violenza come arma per risolvere i conflitti’ nell’ambito del Festival dell’economia di Trento, in corso fino a domenica.
“Il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia avrà un effetto autodistruttivo per l’Unione europea”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta la Tass. “È ovvio che gli elementi principali del prossimo pacchetto di sanzioni concordate con lo slogan della lotta alla dipendenza dalla Russia avranno un effetto autodistruttivo per l’Unione europea. Non è senza ragione che Bruxelles ha impiegato quasi un mese per costringere i paesi membri a questa ‘decisiva’ dimostrazione di solidarietà”, ha affermato il ministero.
In Ucraina in 100 giorni di guerra sono state danneggiate e distrutte più scuole che nei sette anni dall’inizio dei combattimenti nel 2014 nella parte orientale del Paese. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Almeno 1.888 scuole sono state danneggiate e distrutte dai bombardamenti e dall’intensificarsi del conflitto il 24 febbraio, secondo il Ministero dell’Istruzione e della Scienza ucraino, per l’esattezza 1.708 sono state danneggiate e 180 (10,5% o uno su 10) distrutte. Questo dato è più del doppio del numero di attacchi registrati nell’Ucraina orientale dal 2014 al 2021, periodo durante il quale circa 750 scuole sono state danneggiate, distrutte o costrette a chiudere. La guerra ha interrotto l’istruzione di tutti i 7,5 milioni di bambini che vivevano in Ucraina all’inizio di quest’anno.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver deportato oltre 200mila bambini dall’Ucraina. La Russia “deporta con la forza sia adulti che bambini. Questo è uno dei crimini di guerra più efferati. In totale, più di 200.000 bambini ucraini sono stati deportati finora. Sono orfani dagli orfanotrofi, bambini con genitori e minori non accompagnati”, ha detto Zelensky, citato da Cnn.
Serhiy Hayday, il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, ha affermato che circa l’80% della città di Severodonetsk è ora occupata dalle forze russe, mentre continuano i combattimenti per le strade. Le forze ucraine hanno avuto successo in “alcune strade” e sei soldati russi sono stati catturati, ha detto Hayday, citato dai media internazionali.
Concedere territorio alla Russia non porrebbe fine all’invasione del presidente Vladimir Putin. Lo ha detto la first lady ucraina Olena Zelenska, in un’intervista con Abc News. “Anche se concedessimo i nostri territori, l’aggressore non si fermerebbe a questo, continuerebbe a premere, lanciando sempre più attacchi contro il nostro Paese”, ha aggiunto Zelenska. La first lady ha poi ribadito la posizione del marito secondo cui la regione del Donbass – dove la Russia ha ora concentrato la sua offensiva – sarà di nuovo ucraina.
Il Regno Unito invierà a Kiev sistemi missilistici M270 in grado di colpire obiettivi fino a 80 chilometri di distanza. Lo ha affermato il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace, citato da Cnn. I sistemi missilistici offriranno un “significativo aumento delle capacità alle forze ucraine”, ha affermato il Foreign Office. La mossa è stata “coordinata strettamente” con la decisione degli Stati Uniti di fornire all’Ucraina il suo sistema missilistico di artiglieria ad alta mobilità (Himars), una variante dei sistemi di lancio multiplo che sarà dato a Kiev dal Regno Unito. “Mentre le tattiche russe cambiano, anche il nostro sostegno all’Ucraina deve cambiare. Questi sistemi di lancio multiplo consentiranno ai nostri amici ucraini di proteggersi meglio dall’uso brutale da parte della Russia dell’artiglieria a lungo raggio, che le forze di Putin hanno utilizzato indiscriminatamente per radere al suolo le città”, ha detto Wallace.
Il governo britannico ha affermato che le truppe ucraine saranno addestrate su come utilizzare i sistemi missilistici in modo da massimizzare l’efficacia delle armi.
Centinaia di soldati russi avrebbero disertato o si sarebbero rifiutati di prendere parte ai combattimenti in Ucraina, ma il loro numero potrebbe anche essere più alto. Lo riporta il Wall Street Journal che cita documenti militari visionati dal quotidiano. Il problema, scrive ancora il WSJ, sarebbe tale che Mosca avrebbe “difficoltà su come punire i disertori senza attirare maggiormente l’attenzione sul problema”.