Gli hacker filorussi sfidano apertamente anche i 'rivali' di Anonymous a fermare i loro piani. "Vi aspettiamo", scrivono
Killnet torna a minacciare l’Italia. L’appuntamento – ufficializzato su Telegram – è alle 5 del mattino di lunedì per quello che viene annunciato come un “colpo irreparabile”. Gli hacker filorussi sfidano poi apertamente i ‘rivali’ di Anonymous a fermare i loro piani. “Vi aspettiamo”, scrivono. Che l’avvertimento non sia assolutamente da sottovalutare lo conferma l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale che parla di “segnali” di possibili attacchi “imminenti” ai danni, in particolare, “di soggetti nazionali pubblici, soggetti privati che erogano un servizio di pubblica utilità o soggetti privati la cui immagine si identifica con il paese Italia”. Per questo motivo si raccomanda di implementare “con effetto immediato” le azioni suggerite dallo Csirt (Computer Security Incident Response Team) Italia, “con particolare riguardo alle mitigazioni delle vulnerabilità maggiormente sfruttate da attori malevoli di matrice russa ed alle misure di mitigazione degli attacchi di tipo DDoS”. Si invita, inoltre, a mantenere “un attento controllo sulle infrastrutture IT h24 teso a individuare evidenze di attacchi o comunque anomalie, rispetto alle quali si richiede di dare comunicazione tempestiva”. Il primo messaggio su Telegram di Killnet risale a fine gennaio ma è dall’inizio della guerra che il collettivo ha iniziato con i suoi attacchi informatici, il primo è stato contro gli attivisti di Anonymous poi ne sono seguiti altri verso siti istituzionali ucraini e polacchi. Le attenzioni degli hacker si sono poi spostate verso altre nazioni, fra cui l’Italia a partire da maggio. La prima incursione si è verificata il giorno 11 quando ad essere attaccati sono stati alcuni siti istituzionali come quello del Senato e dell’Iss. Altre si sono verificate il 16 e il 20 maggio.Se la guerra informatica prosegue su larga scala il conflitto sul campo continua a concentrarsi nel Donbass. Per la prima volta dall’inizio del conflitto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, lascia la regione di Kiev per recarsi a trovare i soldati in prima linea sul fronte a Kharkiv. “Provo un orgoglio sconfinato per i nostri difensori che ogni giorno, rischiando la vita, combattono per la libertà dell’Ucraina”, dichiara. I russi rispondono alla visita bombardando la città e le zone limitrofe. A Mariupol invece le autorità ucraine denunciano che i russi stanno stipando in un supermercato corpi di ucraini uccisi “come fossero spazzatura”. Sul fronte diplomatico, infine, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan cerca di riconquistare un ruolo centrale nella trattativa. Il leader di Ankara annuncia che lunedì terrà due conversazioni telefoniche separate con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il messaggio sarà chiaro ovvero un invito pressante al dialogo, anche se – ammette Erdogan – “sembra che ogni giorno che passa gli eventi si sviluppino in maniera negativa”.
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