Quarantaseiesimo giorno di guerra in Ucraina dove si registrano orrori senza fine e notizie di esecuzioni di massa
Dieci persone, fra cui un bambino di 7 anni, sono morte dopo un raid russo nella regione di Kharkiv. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov. Lo riportano i media ucraini.
Sale a 57 il numero delle vittime dell’attacco missilistico avvenuto nei giorni scorsi alla stazione di Kramatorsk. Lo rende noto Pavlo Kyrylenko capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk.
Ricatti? Direi che il vero e unico ricatto è chiedere il pagamento in rubli di contratti di gas già in corso, e quella russa è chiaramente una richiesta inaccettabile. L’Italia per evitare di affrontare eventuali crisi derivanti da queste condizioni irricevibili, sta agendo per diversificare le fonti di approvvigionamento. Come Unione Europea, giustamente, stiamo potenziando un piano di sicurezza energetica a tutela dei nostri cittadini”, così Peppe Marici, portavoce del ministro Luigi Di Maio replicando alle parole di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli esteri russo. “Inoltre, continuiamo a chiedere con insistenza alla Russia un cessate il fuoco per mettere in salvo i civili ucraini indifesi. Serve la pace, basta scontri e provocazioni”, conclude il portavoce di Di Maio.
“Non è la Russia che ricatta l’Unione Europea con le forniture di gas (che nonostante tutto, stanno andando a gonfie vele). È l’Unione Europea che ricatta la Russia con sanzioni, minacce di nuove restrizioni e fornendo armi di ogni tipo all’Ucraina“. Lo scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Il riferimento è alle parole del titolare della Farnesina secondo cui il viaggio di domani ad Algeri con il premier Mario Draghi permetterà la firma di un accordo importante sul gas “che ci permetterà di fronteggiare gli eventuali attacchi ricatti russi”. Secondo Zakharova Di Maio “ha fatto un pasticcio, come sempre”.
A Izyum, nella regione di Kharkiv, dove sono in corso aspri combattimenti, le truppe russe avrebbero catturato lo scrittore ucraino Volodymyr Vakulenko e suo figlio Vitaliy. Lo riporta l’agenzia Unian.
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer, dopo i colloqui questo fine settimana con il presidente dell’Ucraina Vladimir Zelensky a Kiev, domani si recherà in visita a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce il quotidiano austriaco Kronen Zeitung.
Il generale Alexander Dvornikov, nuovo comandante delle truppe russe in Ucraina, ha commesso un numero “record” di brutalità sui civili in Siria ed in altre zone di guerra. Lo riportano fonti dell’intelligence americana citate da Sky News. Secondo la Casa Bianca comunque “nessun cambio di generale al vertice può cancellare il fatto che la Russia stia affrontando un fallimento strategico in Ucraina”, ha sottolineato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale americano.
E’ di cinque feriti il bilancio dell’attacco missilistico russo sull’aeroporto di Dnipro. Lo ha scritto su telegram il presidente del consiglio regionale locale Nikolay Lukashuk. Lo rende noto l’agenzia Unian.
“Le immagini che abbiamo visto da Bucha e da altre città sono state orribili ma non sorprendenti. Prima dell’inizio della guerra, abbiamo detto che esisteva un piano dai più alti livelli del governo russo per prendere di mira i civili che si oppongono all’invasione, brutalizzarli, terrorizzarli e soggiogarli. E’ qualcosa che è stato pianificato”. Lo ha detto Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale americano in un’intervista alla Abc.
I russi avrebbero disperso con le armi una manifestazione “in memoria delle vittime dell’aggressione” nella città di Kherson. Lo scrive su facebook il vice capo del consiglio regionale della città Yurii Sobolevskyi. Lo riporta Ukrinform.
Gli Stati Uniti sono pronti a fornire altre armi all’Ucraina. Lo ha confermato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale americano. Allo stesso tempo Sullivan, parlando alla Cnn, ha aggiunto che gli Usa stanno lavorando con l’Europa “per ridurre la loro dipendenza dal petrolio russo”.
Domani il presidente degli Stati Uniti Joe Biden terrà un incontro virtuale con il primo ministro indiano Narendra Modi. Lo rende noto la Casa Bianca. Nell’incontro – viene spiegato – si terranno “strette consultazioni sulla brutale guerra della Russia contro l’Ucraina e per mitigare l’impatto destabilizzante sulle forniture globali di generi alimentari e sul mercato delle materie prime”.
“Siamo al 100% con la Nato e l’Ue ma non forniremo armi a Kiev”. Lo ha detto Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese Viktor Orban, intervistato a ‘Mezz’ora in più’ su Rai 3. “La Nato è un’alleanza difensiva che non prevede la fornitura di armamenti, questa è una decisione che spetta ai paesi membri”, ha sottolineato Kovacs, aggiungendo che l’Ungheria ha deciso di non formire armi a Kiev perché contro i propri interessi nazionali.
Il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha lanciato un appello all’unità per respingere “i nemici interni ed esterni della Russia”. Lo riporta l’agenzia Tass. “Possa Dio aiutare tutti noi in questo momento difficile affinché la nostra patria si unisca, anche intorno alle autorità”, in modo da “respingere i nemici, sia esterni che interni”, ha detto Kirill nel suo sermone domenicale.
L’Ucraina ha accusato le forze russe che hanno occupato l’ex centrale nucleare di Chernobyl di aver rubato sostanze radioattive dai laboratori di ricerca. L’Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione ha scritto su Facebook che le truppe russe sono entrate in un’area di stoccaggio della base di ricerca dell’Ecocentre e hanno rubato 133 sostanze altamente radioattive. “Anche una piccola parte di questa attività è mortale se gestita in modo non professionale”, ha affermato l’agenzia, citata da Bbc, aggiungendo che “l’ubicazione delle sostanze rubate è attualmente sconosciuta”.
“L’Europa ha fatto una scelta di campo molto significativa, è stata dalla parte degli aggrediti. Ora dobbiamo capire quanto siamo disposti a pagare per la libertà e democrazia e quanto l’Europa è pronta a mettere in campo in misure compensative perché il dramma non diventi una terza recessione”. Così Enrico Letta, segretario del Pd, intervistato da Lucia Annunziata in ‘Mezz’ora in più’ su Raitre.
I leader di Russia e Bielorussia, Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, si incontreranno martedì 12 aprile, ‘giorno della cosmonautica’, al cosmodromo di Vostochny nella regione russa dell’Amur. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla Tass.
Un nuovo attacco missilistico russo ha colpito l’aeroporto di Dnipro. Lo riporta il Kyiv Independent. “Dell’aeroporto non è rimasto nulla, ma i missili continuano ad arrivare”, ha affermato Valentyn Reznichenko, governatore della regione di Dnipropetrovsk.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky probabilmente incontrerà il presidente russo Vladimir Putin solo dopo una grande battaglia nella regione orientale del Donbas. Lo ha detto il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak, citato dalla Cnn. “L’Ucraina è pronta per grandi battaglie e deve vincerle, in particolare nel Donbass”, ha aggiunto Podolyak, “dopo, otterrà una posizione negoziale più potente, da cui potrà dettare determinate condizioni. Dopodiché, i presidenti si incontreranno. Potrebbero essere necessarie due o tre settimane”.
Si trova al confine tra Slovacchia e Ucraina il convoglio dell’associazione provinciale di soccorso Croce Bianca partito mercoledì scorso da Bolzano. La squadra composta da 17 volontari della sezione di protezione civile della Croce Bianca, ha consegnato le forniture di aiuto e ha allestito importanti strutture logistiche per il funzionamento del campo profughi di Vojany (doccie mobili, servizi igienici mobili, lavanderia da campo). Allo stesso tempo, un ambulatorio medico è stato allestito a Vojany con il supporto dell’associazione Medici dell’Alto Adige per il Mondo. Una squadra di soccorritori della Croce Bianca coprirà anche il servizio di guardia medica per le prossime settimane. La missione della Croce Bianca in Slovacchia viene eseguita in collaborazione con le associazioni Samaritan International e Anpas.
La procuratrice generale dell’Ucraina Irina Venediktova, ha riferito a Sky News, che finora sono state uccise 1.222 persone nella sola regione di Kiev.
“L’invasione dell’Ucraina, decisa unilateralmente da Putin, è una pagina drammatica e buia della nostra storia europea. I popoli saranno disponibili a pagare dei prezzi per le scelte che si stanno compiendo, a partire dalle sanzioni economiche, ma devono essere certi e consapevoli che la politica stia facendo tutto il possibile per ottenere la pace. E qui c’è la differenza tra destra e sinistra. Noi vogliamo azioni europee comuni e forti, la destra soffia sul fuoco della disgregazione sia in Europa che in Italia. Le tensioni di questi giorni sulle misure economiche e su altri dossier ne sono una riprova. È un passaggio molto delicato e le soluzioni per superare il conflitto passano tra chi crede in un’Europa unita e coesa e chi non ci ha mai creduto e continua a picconarla ad ogni difficoltà. Nel dibattito politico interno temi come la difesa comune, il mercato dell’energia comune e le posizioni internazionali divideranno la politica italiana tra progressisti e riformisti da un lato e destra e conservatori dall’altro”. Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, in diretta a Sky Agenda su Sky Tg24.
“Domani mattina con il presidente Draghi sarò in Algeria, firmeremo un accordo importante sul gas che ci permetterà di fronteggiare gli eventuali ricatti russi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando con la stampa a Maddaloni. “Purtroppo siamo in ritardo come Paese, dovevamo diversificare molto prima ma abbiamo tanti partner e amici nel mondo. Nell’ultimo mese e mezzo sono stato in Algeria, Qatar, Angola, Congo, Mozambico e Azerbaigian, tutti questi Paesi si sono detti disponibili ad aumentare le forniture energetiche all’Italia e questo ci renderà un Paese più indipendente dai ricatti”, ha aggiunto Di Maio.
“Si ripongano le armi, si inizi una tregua pasquale. Ma non per ricaricare le armi e riprendere a combattere. No. Una tregua per arrivare alla pace, attraverso un vero negoziato, disposti anche a qualche sacrificio per il bene della gente. Infatti, che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?”. Così Papa Francesco all’Angelus della Domenica delle Palme e della Passione del Signore in San Pietro.
– Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Abbiamo sottolineato che tutti gli autori di crimini di guerra devono essere identificati e puniti. Abbiamo anche discusso delle sanzioni anti-russe, della difesa e del sostegno finanziario all’Ucraina”, ha riferito Zelensky su Twitter.
“Quando si usa violenza non si sa più nulla su Dio, che è Padre, e nemmeno sugli altri, che sono fratelli. Si dimentica perché si sta al mondo e si arriva a compiere crudeltà assurde. Lo vediamo oggi, nella follia della guerra, dove si torna a crocifiggere Cristo”. Lo ha detto papa Francesco durante l’omelia della messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore in San Pietro.
“Sì – afferma papa Francesco -, Cristo è ancora una volta inchiodato alla croce nelle madri che piangono la morte ingiusta dei mariti e dei figli. È crocifisso nei profughi che fuggono dalle bombe con i bambini in braccio. È crocifisso negli anziani lasciati soli a morire, nei giovani privati di futuro, nei soldati mandati a uccidere i loro fratelli”.
“Fratelli, sorelle, in questa settimana accogliamo la certezza che Dio può perdonare ogni peccato. Dio perdona tutto. Può perdonare ogni distanza, mutare ogni pianto in danza, la certezza che con Cristo c’è sempre posto per ognuno, che con Gesù non è mai finita, non è mai troppo tardi”. Così papa Francesco durante l’omelia della messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore in San Pietro.
“Con Dio si può sempre tornare a vivere. Con Dio si può sempre tornare a vivere. Coraggio, camminiamo verso la Pasqua con il suo perdono. Perché Cristo continuamente intercede presso il Padre per noi e, guardando il nostro mondo violento e ferito, non si stanca di ripetere: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”, esorta papa Francesco.
Il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha affermato che l’esercito russo ha effettuato un’operazione di “pulizia” tra i civili per uccidere i “nazisti”, ovvero “coloro che amano l’Ucraina”. Secondo Andryushchenko, gli occupanti russi hanno istituito diversi posti di blocco a questo scopo, e uccidono i civili pacifici per strada. “Poi fanno le foto ai morti, ostentando la vittoria “, ha aggiunto.
Le autorità locali ucraine hanno riferito che a Buzova, un villaggio liberato dall’occupazione russa, nei pressi della capitale Kiev, è stata ritrovata una fossa comune con decine di corpi all’interno. Lo riporta il Guardian, precisando di non aver ancora avuto modo di verificare in maniera indipendente la notizia. Taras Didych, capo della comunità di Dmytrivka che comprende Buzova e molti altri villaggi vicini, ha detto alla televisione ucraina che i corpi sono stati trovati in un fosso vicino a una stazione di servizio. Il numero dei morti deve essere ancora confermato.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto che i comandanti militari stanno lavorando a piani per una presenza permanente di truppe sul confine orientale dell’Alleanza in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. La Nato, ha detto Stoltenberg al quotidiano britannico The Telegraph, è “nel bel mezzo di una trasformazione fondamentale” che rifletterà “le conseguenze a lungo termine” delle azioni del presidente russo Vladimir Putin. “Quello che vediamo ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea. Pertanto, ora abbiamo chiesto ai nostri comandanti militari di fornire opzioni per quello che chiamiamo un reset, un adattamento a lungo termine della Nato”, ha aggiunto il segretario generale. La decisione, ha affermato, è attesa in un vertice dei paesi dell’Alleanza a giugno.
“Torno con una lista di armi di cui gli ucraini hanno bisogno. E noi la seguiremo”. Lo ha detto in una intervista al ‘Corriere della Sera’ Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, aggiungendo che “come Unione Europea non abbiamo armi. Dobbiamo bussare alla porta degli Stati membri e dire cosa serve”. “Dobbiamo riflettere su quello che abbiamo visto. Gli ucraini stanno resistendo alla Russia, che non è riuscita a entrare a Kiev. È un grande fallimento per Mosca, che ora sta concentrando tutta la sua capacità militare sul Donbass, dove probabilmente vogliono avere una vittoria per il 9 maggio a fini di propaganda. La grande battaglia nei prossimi giorni sarà lì, le persone andranno evacuate ma da quello che vediamo i russi non vogliono che i civili se ne vadano. L’attacco indiscriminato sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk ne è un’orrenda prova. Purtroppo temo che continueranno a bombardare i convogli in fuga”, osserva Borrell. “Convocherò il Comitato militare della Ue oggi o domani (ieri o oggi, ndr) per le forniture. All’inizio gli Stati membri andavano in ordine sparso, ora abbiamo creato un’unità con anche ufficiali ucraini e personale del Servizio esterno per far coincidere la domanda con la capacità di fornitura. Servono o armi di fabbricazione sovietica o facili da usare”, aggiunge rispetto alla lista presentata dagli ucraini.
Le forze armate russe stanno cercando di “rafforzare il numero delle truppe con personale dimesso dal servizio militare dal 2012”, provando inoltre a reclutare personale “dalla regione non riconosciuta della Transnistria in Moldavia”. Lo afferma il ministero della Difesa britannico nell’ultimo aggiornamento dell’intelligence su Twitter.
Le forze russe stanno cercando di sfondare le difese ucraine “nella zona della città di Izium”, città a sud-est di Kharkiv, e di “stabilire il pieno controllo sulla città di Mariupol. Inoltre, gli occupanti russi fanno dei tentativi per migliorare la posizione tattica delle divisioni nella direzione di Mykolayiv”. È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, pubblicato su Facebook. “Nella direzione di Slobozhansky, il nemico russo continua a bloccare parzialmente la città di Kharkiv, bombardando la città”. I russi, inoltre, “stanno spostando ulteriori unità nella città di Izium per rafforzare il gruppo in questa direzione”. “Nel territorio degli oblast di Donetsk e Luhansk, i soldati ucraini hanno respinto otto attacchi nemici, distrutto quattro carri armati, otto unità corazzate e sette unità di veicoli nemici”, si legge ancora.
“Per cantare vittoria Putin deve conquistare tutto il Donbass, soprattutto dopo la sconfitta di Kiev. Parla di “liberazione” ma vuole il nostro territorio per questioni strategiche e per le sue miniere. Da queste parti la nostra difesa è più forte, quindi per raggiungere l’obiettivo distruggeranno tutto. Vogliono cancellarci dalla faccia della terra, ma noi resisteremo”. Lo ha detto Serhiy Haidai, governatore della provincia di Luhansk, in una intervista al ‘Corriere della Sera’. L’attacco sul Donbass, secondo Haidai, “è una questione di giorni. Si stanno riposizionando ai confini e nel frattempo continuano a bombardare. Non hanno morale: raderanno al suolo ospedali, scuole, case. Avete presente Bucha o Mariupol? Da noi sarà molto peggio”.
“La partenza della Russia dall’Ucraina settentrionale lascia le prove della presa di mira sproporzionata dei non combattenti, compresa la presenza di fosse comuni, l’uso fatale di ostaggi come scudi umani e l’impiego di mine sulle infrastrutture civili”. Lo afferma il ministero della Difesa britannico nell’ultimo bollettino dell’intelligence su Twitter. Il rapporto rileva inoltre che “le forze russe continuano a usare ordigni esplosivi improvvisati per provocare vittime, abbassare il morale e limitare la libertà di movimento degli ucraini. Le forze russe continuano anche ad attaccare obiettivi infrastrutturali con un alto rischio di danni collaterali ai civili, compreso un serbatoio di acido nitrico a Rubizhne”.