Il vicesegretario di Stato americano, Wendy Sherman, in visita nel Regno, ha ribadito, martedì a Rabat, il sostegno di Washington al piano d’autonomia, proposto dal Marocco nel 2007, come soluzione definitiva del conflitto artificiale intorno al Sahara marocchino.
“Gli Stati Uniti continuano a considerare il piano marocchino d’autonomia come serio, credibile e realistico, e come un approccio che può soddisfare le aspirazioni dei popoli della regione”, ha detto il funzionario americano, che ha tenuto consultazioni politiche con il ministro degli affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini che vivono all’estero, Nasser Bourita, e ha copresieduto con lui la sessione del dialogo strategico marocchino-americano sulle questioni politiche regionali.
In questa occasione, le due parti hanno espresso il loro “sostegno fermo” all’inviato personale del segretario generale dell’ONU, il sig. Staffan de Mistura, nella conduzione del processo politico sul Sahara, condotto sotto l’egida delle Nazioni Unite, ha indicato una dichiarazione comune che ha sancito questa sessione di dialogo strategico.
Il sig. Bourita e la sig.ra Sherman hanno anche fatto riferimento alla dichiarazione congiunta, firmata il 22 dicembre 2020 dal Regno del Marocco, gli Stati Uniti d’America e lo Stato d’Israele, che sancisce il riconoscimento americano della piena sovranità del Regno sul suo Sahara, così come hanno discusso i mezzi per rafforzare questa cooperazione.
Il funzionario americano ha salutato, in questo senso, il continuo approfondimento delle relazioni tra il Marocco e Israele.
Il dialogo strategico marocchino-statunitense sulle questioni politiche regionali è stato un’occasione per la diplomazia statunitense e marocchina di rivedere una serie di questioni di interesse comune, tra cui la cooperazione nel campo della sicurezza e dei diritti umani, e di coprire le questioni regionali relative al Sahel, alla Libia e all’Ucraina.
Questo dialogo fa parte delle consultazioni strategiche regolari tra il Regno del Marocco e gli Stati Uniti d’America.