Kiev: "Abbiamo giustiziato nostro negoziatore, era una spia russa". Cina: "Crisi si risolve solo con dialogo". Primo ministro israeliano Bennett a Mosca dal capo del Cremlino

 

IN AGGIORNAMENTO 

21h07 Guterres a Kuleba: “Onu aumenterà operazioni umanitarie”

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che l’Onu è impegnata a intensificare le proprie operazioni umanitarie per aiutare sia coloro che sono rimasti in Ucraina sia i milioni di persone fuggite. Guterres ha trasmesso la promessa al ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in una telefonata, ha riferito il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarric. Questi ha precisato che i due hanno anche discusso le condizioni per l’evacuazione in sicurezza dei civili, compresi gli stranieri, dalle zone di combattimento. L’Onu stima che 12 milioni di persone in Ucraina e altre 4 milioni fuggite nei paesi vicini avranno bisogno di aiuti umanitari nei prossimi mesi. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione lunedì pomeriggio sulle crescenti esigenze umanitarie a seguito dell’invasione russa.

20h53 Anonymous, hackerato sito web dei Servizi russi Fsb 

Il collettivo di hacker Anonymous ha rivendicato di aver hackerato e reso inaccessibile il sito web dei Servizi russi Fsb. Il sito è attualmente inaccessibile. Sul profilo Twitter di Anonymous si legge “Bye fsb.ru #OpRussia #Anonymous”, parole accompagnate da quello che sembra lo screenshot del messaggio di errore restituito dal tentato accesso al sito web.

19h47 Kuleba incontra Blinken a confine: “Russia sarà sconfitta ma servono armi “

l segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha incontrato il ministro degli Esteri ucraino, Dymtro Kuleba, al valico di confine Korczowa tra la Polonia e l’Ucraino. Blinken è rimasto brevemente in territorio ucraino, dove Kuleba ha previsto che la Russia sarà sconfitta nel conflitto in corso, ma ha fatto appello a più assistenza militare per ridurre il numero di morti che secondo lui la vittoria costerà. “L’Ucraina vincerà questa guerra perché questa è la guerra del popolo per la propria terra e difendiamo la causa giusta. La questione è il prezzo, il prezzo della nostra vittoria”, ha affermato.

18h34 media Israele, Bennett a sorpresa a Mosca. A colloquio con Putin 

Il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, si è recato a sorpresa a Mosca per un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. E’ quanto riporta il Jerusalem Post, sottolineando che Bennett è il primo leader occidentale a incontrare Putin da quando è iniziata la guerra in Ucraina. La riunione tra i due, iniziata nel primo pomeriggio, sarebbe ancora in corso.

18h25 delegazione Kiev: “Terzo giro negoziati lunedì 7 marzo” 

Il terzo giro di negoziati tra Russia e Ucraina sul conflitto si terrà lunedì 7 marzo. Lo ha dichiarato un membro della delegazione di Kiev ai negoziati, Davyd Arakhamia, secondo quanto riporta l’agenzia russa Ria Novosti.

16h37 – Ministro esteri Cina a Blinken: “Crisi può essere risolta solo con dialogo”

La crisi in Ucraina “può essere risolta solo attraverso il dialogo e le negoziazioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken. “La Cina sostiene tutti gli sforzi che aiutano ad allentare le tensioni e a spingere per una soluzione politica, e si oppone ad azioni che non supportano la risoluzione diplomatica ma aggiungono benzina sul fuoco”, ha sottolineato. Lo riporta il Global Times specificando che, durante la telefonata, la seconda di questo genere in due settimane, si è parlato anche della situazione di Taiwan.

16h35 – Mosca: “Kiev rifiuta proposta corridoi umanitari a Kharkiv e Sumy”

Nonostante le proposte russe, Kiev si rifiuta di aprire corridoi umanitari a Kharkiv e Sumy. Lo ha detto ai giornalisti Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa, citato da Ria Novosti. “I radicali di Kiev, invece di supportare l’evacuazione dei cittadini dalle aree in cui si concentrano le ostilità, stanno facendo del loro meglio per impedire l’evacuazione della popolazione civile in luoghi sicuri”, ha sottolineato Mizintsev

15h17 – In migliaia manifestano a Kherson contro l’occupazione russa

Questa mattina circa 2mila persone sono scese in piazza per protestare nella città meridionale di Kherson, in Ucraina. I manifestanti hanno marciato per il centro della città, sventolando bandiere, cantando l’inno nazionale ucraino e gridando slogan come ‘Kherson è l’Ucraina‘ e ‘Russi tornatevene a casa’. La città è costellata di posti di blocco militari russi che fermano tutte le persone alla guida al passaggio. Alcun persone sul posto hanno riferito alla Bbc che i soldati russi hanno un elenco di attivisti ucraini che vogliono catturare.

15h06 – La Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia 

La Rai sospende i servizi giornalistici dalla Russia. Lo comunica l’azienda in una nota.

“In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa”, si legge nella nota.

“La misura – precisa la Rai – si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”.

14h33 – Putin: se Ucraina entra nella Nato sarà scontro con la Russia 

Se l’Ucraina entrerà nella Nato, ciò porterà allo scontro tra la Russia e l’Alleanza. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, secondo l’agenzia Ria.

14h30 – Putin: “Distrutte tutte strutture militari e difesa aerea”

Il lavoro per distruggere l’intera infrastruttura militare in Ucraina è quasi completato, nell’ambito dell’operazione speciale l’intera infrastruttura militare e di difesa aerea è stata distrutta. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, secondo l’agenzia Ria.

14h26 – Putin: una dichiarazione di No Fly Zone su Ucraina verrà interpretata da Russia come partecipazione al conflitto 

“La Russia considererà qualsiasi tentativo da parte di altri Paesi di stabilire una no-fly zone sull’Ucraina come una partecipazione al conflitto”. Lo ha dichiarato il Presidente Putin durante una cerimonia per la giornata della donna 

14h12 – Putin: sanzioni alla Russia sono come una dichiarazione di guerra

Lo ha detto il Presidente russo in occasione delle celebrazioni della giornata della donna a Mosca 

13h22 – Folla a Roma per manifestazione per la pace 

C’è già una folla di persone attorno a piazza della Repubblica a Roma da dove, per le 13.30 è prevista la partenza del corteo per la pace che arriverà a piazza San Giovanni.

Due piazze si stanno riempiendo nei pressi della stazione Termini, per poi confluire in un unico corteo: i movimenti una parte, dal lato di piazza dei Cinquecento, con lo striscione ‘Nè Nato nè Putin’. Dall’altra la Cgil e l’associazionismo riuniti a piazza della Repubblica con una grande bandiera della pace.

13h21 – Media ucraini: negoziatore di delegazione Kiev ucciso da servizi sicurezza con accusa di essere spia russa

Secondo fonti di Ukrainska Pravda, un membro della delegazione negoziale ucraina che si è incontrata con la Russia è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini, che stavano cercando di arrestarlo. La testata afferma che il Servizio di sicurezza (Sbu) aveva “prove evidenti” che stesse fornendo informazioni alla Russia

12h49 – Blinken: “Pace e sicurezza minacciate come mai prima” 

“La pace e la sicurezza sono minacciate come mai prima in questa regione, sicuramente come mai dalla seconda guerra mondiale”. Così il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, in conferenza stampa a Varsavia.

12h33 – Lavrov: “Negoziati? Siamo in balia di umori Zelensky”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “sembra che non abbia più necessità delle trattative e siamo in balia del suo umore”. Così il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in conferenza stampa.

12h27 – Lavrov: sui negoziati Kiev tira sempre fuori scuse per rimandare 

 Sui negoziati “al momento stiamo aspettando informazioni dal lato ucraino”, “la parte ucraina tira sempre fuori delle scuse per rimandare le decisioni a un altro meeting”. Così il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in conferenza stampa, precisando che “finora non abbiamo ricevuto informazioni, noi eravamo preparati e pronti da ieri sera a intraprendere la terza tornata di colloqui”.

12h26 – Lavrov: “Vogliamo che ci sia una denuclearizzazione a una denazificazione”

In Ucraina “vogliamo che ci sia una denuclearizzazione a una denazificazione”. Così il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in conferenza stampa.

12h07 – Onu: oltre 1,4 mln persone già fuggite da inizio guerra

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha riferito che il numero di persone che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dl conflitto ha ora raggiunto quota 1,45 milioni. L’agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, citando i dati dei ministeri del governo nei paesi in cui sono giunte, ha riferito che 787.300 persone si sono recate in Polonia, circa 228.700 in Moldova, 144.700 in Ungheria, 132.600 in Romania e 100.500 in Slovacchia.

11h58 – Autorità Mariupol: “Evacuazione rimandata, tregua non rispettata dai russi”

Le autorità municipali di Mariupol fanno sapere che l’evacuazione dei civili è rimandata perché la Russia non sta rispettando il cessate il fuoco. Il vicesindaco della città riferisce che sono in corso bombardamenti e combattimenti, come riporta Bbc News.

10h47 – Media: “90% città Volnovakha danneggiata da bombardamenti”

“Circa il 90% della città di Volnovakha è stata danneggiata dai bombardamenti”. Lo ha riferito il parlamentare locale, Dmytro Lubinets. “I cadaveri giacciono non raccolti e le persone che si nascondono nei rifugi stanno finendo il cibo”, ha aggiunto. Lo riporta il Guardian.

10h28 – vicesindaco Mariupol: “Fino a 9mila persone riusciranno a lasciare città se regge cessate fuoco”

“Pensiamo che in totale tra le 7-9mila persone possano scappare in autobus e in auto privata, se il cessate il fuoco regge”. Così il vicesindaco di Mariupol, Serhiy Orlov, a Bbc. “L’accordo è stato stipulato poche ore fa, è stato annunciato, e abbiamo confermato che il cessate il fuoco è iniziato alle 9 ora locale. Abbiamo immediatamente avviato la nostra procedura per cercare evacuare le persone. Abbiamo organizzato 50 autobus e pensiamo che 5-6mila persone possano viaggiare in autobus verso Zaporizhzhia”, ha spiegato specificando che “le persone possono anche partire con un’auto privata”. E ancora: “Non ci sono treni in funzione perché le infrastrutture ferroviarie sono state distrutte dalle truppe russe. Non abbiamo ancora alcuna garanzia da parte russa che il cessate il fuoco continuerà domani. Stiamo lavorando su questo ora”. La città “è rimasta senza infrastrutture per quattro giorni, quindi è difficile fornire informazioni alle persone”, ha precisato.

“I negoziati per il cessate il fuoco sono andati avanti per tutta la notte”, ha ricordato Orlov.

9h23 – Varsavia: oltre 787mila rifugiati in Polonia da inizio conflitto

Dal 24 febbraio 787.300 mila persone sono arrivate dall’Ucraina alla Polonia. Lo riferisce la guardia frontiera polacca specificando che ieri, ieri, 4 marzo, è stato registrato un recor di 106.400 persone dall’Ucraina. Oggi, stando alle 7, sono state registrate 33.700 persone, il 34% in più rispetto a ieri, precisa la guardia di frontiera.

8h49 – Kiev conferma creazione di corridoi umanitari vicino alle città di Mariupol e Volnovakha

“A Mariupol e Volnovakha si preparano per l’apertura i corridoi di evacuazione umanitaria, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessato il fuoco nella zona dei corridoi”. Lo scrive su Twitter Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino ucraino Volodymyr Zelensky

8h24 – Mosca: separatisti del Donetsk accerchiano la città di Mariupol

“I militari della Repubblica popolare di Donetsk continuano a rafforzare l’accerchiamento attorno a Mariupol”. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato da Interfax. Mariupol si trova sulla costa settentrionale del Mar d’Azov, nel sud del paese, ed è uno dei più grandi porti commerciali dell’Ucraina, una città con quasi mezzo milione di abitanti nella regione di Donetsk.

7h48 – Ucraina: Russia dichiara tregua, aperti corridoi umanitari

L’esercito russo ha dichiarato la tregua e la creazione di corridoi umanitari dalla mattina di oggi per l’evacuazione della popolazione civile dalle città di Mariupol e Volnovakha. Lo afferma il ministero della Difesa russo in una nota citata dall’agenzia Interfax, in cui si precisa che i corridoi umanitari “sono stati concordati con la parte ucraina“. “Oggi, 5 marzo, dalle 10 ora di Mosca (le 8 italiane ndr), la parte russa dichiara la tregua e apre corridoi umanitari per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha”. Lo ha affermato il ministero della Difesa russo in una nota citata dall’agenzia Interfax.

7h00 – Ucraina: sindaco Mariupol, città sotto assedio, ora corridoi umanitari

La città di Mariupol è “sotto assedio” colpita da “attacchi spietati” da parte delle “truppe di occupazione russe” ma “è una città forte e so che sopravviveremo”, motivo per cui “ora il nostro compito principale” è creare “corridoi umanitari per poter ricevere cibo e medicine”. Lo scrive il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko in un messaggio alla popolazione lanciato tramite il canale Telegram dell’amministrazione cittadina.

1h56 – Cnn: Usa e Nato temono bombardamenti delle città fino alla resa

I funzionari degli Stati Uniti e della Nato che monitorano la guerra in Ucraina hanno notato un cambiamento nella strategia di Mossa. La Russia ora sembra pronta a “bombardare le città alla sottomissione”, il che potrebbe infliggere significative vittime civili. Lo ha detto alla Cnn un alto funzionario dell’intelligence occidentale.

1h33 – Ucraina: amb. Usa, russi si avvicinano a seconda centrale nucleare più grande

Le forze russe si stanno avvicinando alla centrale nucleare più grande dell’Ucraina. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, che non ha nominato l’impianto. “Sono a 20 miglia”, le sue parole riportate dalla Cnn. Secondo Energoatom, l’organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di energia è la centrale nucleare di Yuzhnoukrainsk nell’oblast di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale. “Il presidente Putin deve fermare questa catastrofe umanitaria ponendo fine a questa guerra e ponendo fine a questi attacchi inconcepibili contro il popolo ucraino”, ha aggiunto l’ambasciatrice.

0h20 – La Nato rifiuta di dichiarare la No Fly Zone su Ucraina, Zelensky: “Da oggi avrete responsabilità di chi muore”

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