Una persona non identificata ha attraversato il confine verso Corea del Nord. Lo ha confermato l’esercito sudcoreano spiegando di aver individuato nella notte di sabato la persona grazie ai sistemi di sorveglianza nella parte orientale del confine e di aver inviato truppe per catturarla. I militari non sono riusciti a trovarla: secondo quanto confermato dai vertici militari di Seul, la persona ha attraversato il confine. La Corea del Sud ha quindi inviato un messaggio alla Corea del Nord domenica mattina per garantire la sicurezza della persona, ma il Nord non ha risposto, hanno confermato gli ufficiali chiedendo l’anonimato. Dalla fine degli anni ’90 sono circa 34mila i nordcoreani che sono fuggiti al Sud, per evitare la povertà o l’oppressione politica, ma le traversate nella direzione opposta sono estremamente rare.
Secondo gli aggiornamenti, l’uomo sarebbe un disertore che a fine 2020 aveva varcato la stessa frontiera nella direzione contraria. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa di Seul, che sta tentando di confermare l’informazione. Un funzionario ha precisato che si tratterebbe di un ex cittadino nordcoreano che fu catturato vicino al confine nel Sud, nel novembre 2020. L’uomo s’identificò come ex ginnasta e disse ai militari che lo individuarono di aver superato la barriera di separazione. Il portavoce dell’esercito Boo Seung-Chan ha aggiunto che Pyongyang non ha risposto alla richiesta di Seul che la sicurezza dell’uomo sia garantita. Nel settembre 2018, la Corea del Nord aveva ucciso un sudcoreano che era stato individuato nelle acque al largo della sua costa. Sono circa 34mila i nordcoreani che hanno disertato nel Sud dagli anni ’90, 30 dei quali sono poi tornati nel Paese d’origine, dicono i dati di Seul.