Gli Stati Uniti hanno annunciato il boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi invernali di Pechino. La decisione, confermata dalla Casa Bianca, è legata “alle eclatanti violazioni dei diritti umani e alle atrocità della Repubblica popolare cinese nello Xinjiang, come spiegato ai giornalisti dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Nessun dirigente americano sarà quindi presente a Pechino.
Gli atleti statunitensi saranno regolarmente in gara ai Giochi di Pechino e avranno “il nostro pieno supporto”, ha precisato Psaki, prima di aggiungere: “Non contribuiremo alla fanfara dei Giochi”. “Abbiamo un impegno fondamentale nella promozione dei diritti umani. Siamo fermi nella nostra posizione e continueremo a intraprendere azioni per promuovere i diritti umani in Cina e altrove”, ha evidenziato. La risposta di Pechino per ora è affidata al portavoce del ministero degli esteri Zhao Lijian, secondo cui la mossa degli Usa rappresenta per la Cina una “chiara provocazione politica”. “Senza essere invitati, i politici americani continuano a promuovere il cosiddetto boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi invernali di Pechino”, ha rimarcato Zhao, sottolineando che “se gli Stati Uniti sono decisi ad andare avanti per la loro strada, la Cina prenderà contromisure decise”