Armin Laschet 60 anni, uno dei tre candidati alla cancelleria tedesca, è governatore del Land di Renania Settentrionale-Vestfalia, il più popoloso della Germania, dal 2017, quando ha avuto la meglio su un governo di centrosinistra. Spesso i suoi sostenitori sottolineano quel successo, avvenuto in una roccaforte della sinistra. Figlio di genitori di origine vallona, con padre minatore, è cresciuto nella nativa Aquisgrana, al confine con Belgio e Olanda. Crescere nel cuore del continente, dice lui, lo ha reso un fiero europeo. Ha studiato Giurisprudenza a Bonn, poi giornalismo, e per anni ha lavorato per varie testate mentre era anche coinvolto in politica. Ha avuto una carriera politica segnata da alti e bassi, entrando con la Cdu al Parlamento tedesco nel 1994 ma perdendo il seggio nel 1998, quando la Spd vinse le elezioni federali.
Dal 1999 al 2005 è stato membro del Parlamento europeo, con posizioni fortemente europeiste, prima di diventare ministro del suo Land per l’integrazione dei migranti, primo ruolo del genere nel Paese. Le sue posizioni erano concentrate sui diritti dei migranti e su politiche di apertura, tanto che si creò vari nemici, anche all’interno del blocco.
Ha ottenuto la guida del suo partito in Renania Settentrionale-Vestfalia al secondo tentativo, nel 2012. Le sue posizioni sui migranti lo hanno avvicinato alla cancelliera Merkel soprattutto nel corso della crisi migratoria. Rispetto a lei, è stato in seguito invece più deciso sull’allentamento delle restrizioni legate al Covid-19. Nel 2017 è stato eletto ministro presidente del suo Land. Ha conquistato la presidenza della Cdu a gennaio, sconfiggendo il conservatore Friedrich Merz in una competizione ripetutamente rinviata per la pandemia: un segnale di continuità con la linea della Cdu negli anni di Merkel, su posizioni europeiste e centriste. Ad aprile ha avuto la meglio anche sul governatore bavarese Markus Soeder, che aveva dati migliori nei sondaggi, nel rivendicare la nomination in vista della corsa alla cancelleria, dopo un lungo stallo. Laschet propone di sè un’immagine allegra: spesso è stato visto indossare travestimenti in occasione del Carnevale e lo scorso anno ha vinto il premio ‘Ordine contro la terribile serietà’, consegnato ai personaggi che mostrano senso dell’umorismo. Quella stessa caratteristica, però, non gli ha giovato in occasione degli allagamenti che hanno colpito il Paese a luglio, quando è stato visto ridere sullo sfondo di un discorso solenne dedicato al disastro e alle vittime.