Germania, chi è Annalena Baerbock la candidata dei Verdi alla cancelleria

E' la sfidante più giovane e l'unica senza esperienza di governo

Annalena Baerbock, 40 anni, co-leader dei Verdi con Robert Habeck, è la sfidante più giovane e l’unica senza esperienza di governo nella corsa per la cancelleria in Germania. Quando è stata nominata, ha detto: “Propongo il rinnovamento, gli altri promuovono lo status quo”. Considerata voce pragmatica del partito, vi ha aderito nel 2005, anno dell’arrivo alla cancelleria di Merkel dopo il quale lo schieramento si è evoluto in un partito progressista, oltre che ambientalista, schierandosi su temi che vanno dai diritti civili all’inclusione all’europeismo, con una base di sostegno forte soprattutto nell’elettorato giovane e urbano. Nata nel 1980, stesso anno di fondazione del suo partito, inizialmente movimento di protesta pro-pace e anti-nucleare, Baerbock è cresciuta in Bassa Sassonia, dove con i genitori prendeva parte fin da bambina alle proteste contro armamenti o scorie atomiche. Ha studiato scienze politiche e diritto internazionale ad Amburgo e alla London School of Economics, pochi anni dopo si è trasferita a Berlino ed è stata poi eletta deputata al Parlamento nazionale dal 2013. È diventata portavoce dei Verdi per il cambiamento climatico. Atleta agonista in gioventù nel salto dal trampolino elastico, ha raccontato che lo sport le ha insegnato “il coraggio di spingersi oltre i propri limiti, di provare nuove cose”.

Nel 2018 è arrivata alla leadership del partito, tradizionalmente condivisa tra due co-leader: l’altro è Habeck, considerato l’erede del vice cancelliere ed ex ministro Verde Joschka Fischer. I due hanno spiegato di voler superare la ben nota conflittualità interna tra ‘Realos’ (pragmatici) e ‘Fundos’ (fondamentalisti), con l’obiettivo anche di strappare sostegni a Merkel. Con loro, il sostegno ai Verdi è cresciuto fortemente, mentre il partito arrivava al governo di numerosi Laender. Il duo a marzo ha deciso di comune accordo – con uno stile ben diverso dalle diatribe interne agli altri partiti – che Baerbock si sarebbe candidata alla cancelleria. All’inizio della campagna elettorale, quest’anno, Baerbock ha però fatto dei passi falsi: ha dovuto correggere un curriculum, dichiarato tardivamente pagamenti del partito alle autorità parlamentari, ed è stata accusata di aver copiato parti di un nuovo libro (per cui ha negato ogni illecito ma ha sostenuto avrebbe dovuto essere più precisa nella lista delle fonti). Sulla propria inesperienza, ha risposto preventivamente: “La democrazia vive del cambiamento, io rappresento il cambiamento”, “abbiamo il compito di portare il meglio al futuro”.