La richiesta della Corte europea dei diritti dell’uomo alle autorità russe di rilasciare immediatamente il leader dell’opposizione Alexei Navalny è “illegale” ed è “un’ingerenza nei casi giudiziari della Russia”, ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax. “Il nostro atteggiamento nei confronti di questa decisione è stato espresso ieri dal ministro della Giustizia Chuichenko. La decisione è illegale, è un tentativo molto serio di interferire nei casi giudiziari interni russi”, cosa che “dal nostro punto di vista è inaccettabile”, ha aggiunto.
La Corte di Strasburgo ha fondato la sua richiesta sulla regola 39 delle sue norme, obbligando Mosca al rilascio immediato per “la natura e la portata del rischio per la vita” di Navalny. L’oppositore di Vladimir Putin, 44 anni, è stato arrestato il mese scorso al suo rientro a Mosca dalla Germania, dove aveva trascorso cinque mesi per recuperare dopo l’avvelenamento subìto in Russia, per il quale accusa il Cremlino.