Myanmar, il Parlamento europeo condanna il golpe e chiede rilascio dei detenuti

L'appello degli eurodeputati: "Aung San Suu Kyi continua a essere il simbolo del popolo birmano"

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di condanna del colpo di stato militare in Birmania con 667 voti favorevoli, uno contrario e 27 astensioni. Gli eurodeputati hanno chiesto ai militari di ripristinare immediatamente il governo civile, porre fine allo stato di emergenza e rilasciare incondizionatamente tutte le persone arrestate illegalmente. “Il risultato delle elezioni politiche dell’8 novembre”, si legge nel comunicato diramato dal Parlamento europeo, “va rispettato e il potere riconsegnato alle autorità civili elette”.

I deputati, si legge nella nota del Parlamento europeo, fanno notare che “nonostante la sua incapacità di condannare adeguatamente le violazioni dei diritti umani contro le minoranze birmane, Aung San Suu Kyi continua ad essere il simbolo del popolo birmano quando si tratta di aspirazioni democratiche e ambizioni per un futuro più giusto e democratico”. Per garantire il riconoscimento e la rappresentanza di tutti i gruppi etnici in Myanmar, compresi i Rohingya, la nuova costituzione deve essere redatta e attuata attraverso un processo libero ed equo, sottolineano i deputati.

Il Parlamento europeo ha accolto con favore l’estensione delle sanzioni dell’Ue del 2018 contro i militari e i funzionari responsabili di violazioni dei diritti umani contro la popolazione Rohingya, e sollecita il Consiglio a estendere sanzioni mirate all’intera leadership dell’esercito del Myanmar, compresi tutti coloro che sono coinvolti nel colpo di stato. Infine, il Parlamento ha invitato l’Ue e i suoi Stati membri a promuovere il coordinamento internazionale per impedire che qualsiasi merce non autorizzata venga esportata illegalmente dalla Birmania, a vantaggio economico dei militari.