L'esercito prenderà il controllo del Paese ma promette in voto entro un anno
Colpo di Stato in Myanmar. Il consigliere di Stato Aung San Suu Kyi è stato arrestato mentre le comunicazioni sono state interrotte. La televisione militari di Stato ha comunicato che l’esercito sta prendendo il controllo del paese per un anno dichiarando lo Stato di emergenza. Un presentatore di Myawaddy Tv di proprietà militare ha annunciato il fatto citando una sezione della costituzione militare che permette all’esercito di prendere il controllo del Paese in tempi di emergenza nazionale. Ha spiegato che le azioni militari sono in parte legate alle frodi elettorali che sarebbero state perpetrate in occasione delle ultime elezioni e all’incapacità di rinviare il voto a causa dell’emergenza coronavirus. La leader arrestata, Aung San Suu Kyi, ha guidato per anni la lotta per la democrazia nel Paese nonostante la lunga permanenza agli arresti domiciliari e ha vinto un Premio Nobel per la pace per i suoi sforzi.
L’esercito del Myanmar ha inoltre annunciato che si tornerà a votare al termine dello stato di emergenza. Tutte le funzioni governative sono state trasferite al capo militare generale Min Aung Hlaing in base a una disposizione della costituzione del 2008 emessa sotto il governo militare. Nell’annuncio all’emittente tv i militari avrebbero assicurato che, una volta tenute le elezioni, avrebbero ceduto il potere al vincitore.
Usa: “Allarmati da colpo di stato”
Il colpo di Stato militare in Myanmar ha innescato una immediata e diffusa condanna internazionale. Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha rilasciato una dichiarazione esprimendo “grave preoccupazione e allarme” per la situazione. “Invitiamo i leader militari birmani – ha scritto – a rilasciare tutti i funzionari governativi e i leader della società civile e a rispettare la volontà del popolo birmano espressa nelle elezioni democratiche”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata