Trump respinge pacchetto aiuti coronavirus e grazia 20 persone

Beneficiano del provvedimento anche due condannati nell'ambito dell'inchiesta sul Russiagate

Il presidente Usa, Donald Trump, minaccia di far saltare il maxi pacchetto di aiuti economici da 900 miliardi di dollari per la pandemia di coronavirus approvato dal Congresso dopo mesi di stallo. Mentre l’epidemia è ancora in corso e nel pieno dell’incertezza economica Trump, che avrebbe dovuto firmare il provvedimento, ha chiesto di apportare al testo delle modifiche, ad alcune delle quali i repubblicani si erano opposti, come l’aumento da 600 dollari a 2mila dei pagamenti previsti per la maggior parte dei cittadini. L’accusa principale del tycoon è che il testo prevedrebbe troppi soldi per i Paesi stranieri e non abbastanza per gli statunitensi. Le critiche di Trump sono giunte in un video che lui stesso ha twittato nella serata americana di martedì.

Sempre nella serata di martedì Trump ha annunciato la grazia per 15 persone e la commutazione della pena per altre cinque: fra i graziati ci sono George Papadopoulos, ex consigliere della sua campagna elettorale, nonché Alexander van der Zwaan, entrambi condannati nell’ambito dell’indagine del superprocuratore Robert Mueller sul Russiagate. Graziati anche quattro contractor del governo che erano stati condannati nel 2007 per un massacro a Baghdad in cui morirono civili iracheni. Fra i graziati, poi, anche due alleati repubblicani di Trump, Duncan Hunter della California e Chris Collins di New York.

Per quanto riguarda il pacchetto di aiuti economici per la pandemia di coronavirus, il tycoon non ha minacciato esplicitamente il veto, ma nel caso in cui dovesse decidere di farlo Camera e Senato avevano approvato il pacchetto con un voto trasversale, che sarebbe sufficiente a superarlo. Il rischio, però, è uno shutdown del governo il 29 dicembre, visto che i parlamentari avevano legato il pacchetto di aiuti a una serie di misure di finanziamento delle attività governative. “In questa legge bisogna disfarsi delle parti di spreco e non necessarie, mandatemi un testo adeguato”, ha detto Trump. A seguito delle sue dichiarazioni la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ha invitato gli alleati repubblicani del presidente a rispettare le sue richieste per pagamenti diretti più alti ai cittadini: “Alla fine, il presidente ha concordato sui 2mila dollari. I democratici sono pronti a portare questo in aula questa settimana con consenso unanime. Facciamolo”, ha twittato. Dovrebbe essere proposto un voto per giovedì.

Il pacchetto di sollievo economico per la pandemia rientra in un testo di legge di compromesso che include 1,4 trilioni di dollari per finanziare le agenzie governative fino a settembre e contiene altre priorità come denaro per il trasporto pubblico a corto di cash, un aumento per i buoni spesa per il cibo e circa 4 miliardi di dollari per aiutare altri Paesi a fornire alla popolazione un vaccino contro il Covid-19.