Finisce la corsa verso la Casa Bianca: è il giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti
L'Election day è arrivato e la spinta finale di Donald Trump e Joe Biden è tutta per gli Stati chiave. Il magnate repubblicano, ben consapevole che nei sondaggi nazionali è all'inseguimento dell'ex vice di Barack Obama ma fiducioso di recuperare negli Swing States, prova a convincere più persone possibile ad andare al voto oggi. Ché si sa, in genere sono i democratici a preferire il voto postale e i repubblicani quello presenziale, tanto più che da mesi il tycoon ha demonizzato il 'mail voting' presentandolo come sinonimo di brogli. Alla vigilia, il tycoon non solo ha scelto di continuare con il fiume di comizi che ha caratterizzato le sue ultime settimane, ma ha ribadito toni aggressivi: in primo luogo ha promesso una battaglia legale per la Pennsylvania (di cui fanno gola i 20 Grandi elettori in palio), per impedire che vengano conteggiati i voti che arriveranno fino a tre giorni dopo l'Election day; in secondo luogo, mentre l'impennata di casi di coronavirus negli Usa non si arresta e si continuano a registrare circa mille decessi al giorno, ha suggerito che potrebbe licenziare presto Anthony Fauci. La replica di Biden non si è fatta attendere: "Il presidente non ruberà queste elezioni", ha assicurato, dicendo che "è ora che Trump faccia le valigie e torni a casa". Poi, lui che a Pittsburgh sarà raggiunto da Lady Gaga, ha rilanciato su Fauci: "Ho un'idea migliore, eleggetemi e assumerò il dottor Fauci. E licenzieremo Donald Trump", ha detto dall'Ohio. Il tutto mentre continua a imperversare la polemica sull'assalto di sostenitori di Trump a un bus della campagna di Biden in Texas, quel Texas finora roccaforte repubblicana che il tycoon rischia di perdere. L'Fbi sta indagando e il magnate ha twittato il suo disappunto in merito.
Che in Pennsylvania si giochi una battaglia cruciale lo chiarisce anche il fatto che sia Trump sia Biden abbiano scelto di andarci nell'ultimo giorno prima dell'ora x. La vigilia per Trump si è aperta a Fayetteville, in North Carolina, per il comizio di giovedì che era stato rimandato a causa dell'uragano Zeta. "Vinceremo comunque", ha detto mostrandosi fiducioso. Poi per lui la tappa a Scranton, in Pennsylvania, simbolica perché città natale di Biden dove il Dem ha vissuto fino a 10 anni di età per poi trasferirsi con la famiglia in Delaware: Trump lo accusa di avere abbandonato la città. Inoltre l'agenda del repubblicano ha previsto soste in Michigan a Traverse City, nonché in Wisconsin a Kenosha, già teatro di proteste del movimento 'Black Lives Matter' dopo l'uccisione dell'afroamericano Jacob Blake. Per poi tornare in Michigan per la chiusura a Grand Rapids, stesso posto in cui il tycoon terminò la campagna del 2016 che lo fece approdare alla Casa Bianca. Quanto a Biden, si concentra su Pennsylvania (Pittsburgh appunto) e Ohio. Il Dem, che da settimane martella sul tema coronavirus attaccando Trump per la gestione della pandemia, è tornato a farlo anche alla vigilia: ha promesso che affronterà la situazione ma, ha detto, "la verità è che, per sconfiggere il virus, dobbiamo prima battere Donald Trump: è lui il virus". "Abbiamo chiuso con il caos", ha garantito poi in Ohio. Ma il rischio caos nella Election night c'è: secondo Axios, Trump ha comunicato alla sua cerchia che intende dichiarare la sua vittoria direttamente nella notte se i primi dati saranno favorevoli per lui, senza aspettare i dati definitivi. Cosa piuttosto avventata se si pensa per esempio proprio al caso della decisiva Pennsylvania, in cui secondo le previsioni i primi dati saranno probabilmente favorevoli a Trump, perché nello Stato è vietato conteggiare le schede postali prima dell'Election Day, ma man mano che il conteggio proseguirà, il distacco con lo sfidante democratico Joe Biden potrebbe assottigliarsi, visto che l'ex presidente è in vantaggio per la maggior parte dei sondaggi.Per poter vincere, prevedono gli esperti, a Trump serve probabilmente conquistare non solo la Pennsylvania, ma anche essere in deciso vantaggio in Arizona, Florida, Georgia, Iowa, North Carolina, Ohio e Texas. Per il New York Times, Biden ha un "chiaro vantaggio" in cinque Stati decisivi, cioè Arizona, Florida, Pennsylvania, Wisconsin. Ma i risultati sono tutti da scrivere, e potrebbe volerci più tempo del previsto considerato che hanno già votato con l'early voting oltre 95 milioni di elettori, un numero record. A un giorno dall'Election day, i voti già espressi costituiscono il 45% degli elettori registrati a livello nazionale, nonché il 70% degli oltre 136,5 milioni di voti espressi nelle elezioni presidenziali del 2016.