Plausi della comunità internazionale. L'Onu: "Accogliamo con favore la decisione". L'Italia: "Noi in prima linea"
Svolta in Libia dove sembra aprirsi una strada verso la pace. Il governo di accordo nazionale libico, guidato da Fayez al-Sarraj e sostenuto dalle Nazioni Unite, ha annunciato un cessate il fuoco in tutto il paese e ha chiesto la smilitarizzazione della contesa città di Sirte, controllata dalle forze rivali. Al-Sarraj ha inoltre promesso la ripresa di un processo politico che porti a tenere le elezioni parlamentari e presidenziali a marzo. Subito dopo sono arrivate anche il presidente del parlamento di Tobruk,, Aguila Saleh, ha annunciato il cessate il fuoco.
I due rivali hanno trovato un accordo sulla ripresa della produzione di petrolio e sulla sua esportazione decidendo che i proventi vadano ad un contro esterno della Banca nazionale libica a cui si potrà attingere solo dopo un più dettagliato accordo comune. Immediati i commenti della comunità internazionale che ha accolto con favore questa tregua. Da Berlino a Parigi, passando per l'Onu e l'Italia, tutti hanno sottolineato l'importanza di questo annuncio.
"L’Italia, che ha sostenuto in maniera costante e attiva gli sforzi dell'ONU nel quadro del Processo di Berlino assieme ai principali partners UE, accoglie con grande favore i comunicati emessi oggi dal Consiglio Presidenziale e dalla Camera dei Rappresentanti dello Stato della Libia in merito ad alcuni principi fondanti di un percorso condiviso per superare l’attuale stallo istituzionale nel Paese, a partire da una immediata cessazione delle ostilità e dalla riattivazione della produzione petrolifera", si legge in una nota della Farnesina.
"Accogliamo con favore le dichiarazioni del Consiglio di Presidenza e della Camera dei Rappresentanti sul cessate il fuoco – in Libia – e l'attivazione del processo politico". Ha invece scritto su Twitter la Missione di supporto dell'Onu in Libia (Unsmil).