Pubblicate le trascrizioni del video che ha ripreso il brutale arresto. Alle suppliche dell'afromericano il poliziotto Chauvin rispose: allora smetti di parlare
Le trascrizioni delle registrazioni video dell'uccisione di George Floyd hanno gettato nuova luce su quanto accaduto il 25 maggio, quando l'afroamericano è morto sotto il peso del ginocchio dell'ex agente di polizia Derek Chauvin. Secondo i documenti, resi pubblici, Floyd avrebbe ripetuto circa 20 volte agli agenti che non riusciva a respirare. E Chauvin gli rispose: "Allora smetti di parlare, smetti di urlare. Ci vuole molto ossigeno per parlare".
"Mi ucciderai, amico" disse Floyd, secondo la trascrizione del video girato dalla body cam dell'agente Thomas Lane e reso pubblico come parte della sua richiesta di archiviare le accuse contro di lui. "Allora smetti di parlare, smetti di urlare. Ci vuole un sacco di ossigeno per parlare", ha risposto Derek Chauvin. "Mi uccideranno. Mi uccideranno. Non riesco a respirare. Non riesco a respirare", ha detto poi Floyd. L'avvocato dell'agente, Earl Grey, ha dichiarato in un memorandum che non esiste una causa per addebitare colpe al suo cliente, che ha dipinto come un "novellino che si fidava di Chauvin". Il legale ha riferito che, quando Floyd era a terra, Lane avrebbe chiesto due volte se dovessero far rotolare Floyd dalla sua parte, e Chauvin ha detto di no. Le trascrizioni mostrano che a tratti Floyd ha obbedito agli agenti ma si è agitato quando li ha implorati di non metterlo in macchina perché era claustrofobico. "Oh amico, Dio non lasciarmi amico, per favore amico, per favore amico", ha implorato, aggiungendo poi: "Farò qualsiasi cosa mi dirai, amico. Sono solo claustrofobico, tutto qui". Gray ha scritto che Floyd ha iniziato a battere colpi avanti e indietro e stava "sbattendo la sua faccia sul vetro e ha iniziato a sanguinare dalla bocca". Gli ufficiali hanno portato Floyd a terra e, "il piano era di trattenerlo, così che non potesse più muoversi e farsi del male", ha scritto il legale