Putin invita il premier libico Al-Serraj e il Generale Haftar al Cremlino per ufficializzare il cessate il fuoco
Anche se fragile, la tregua in Libia potrebbe reggere. Il generale Khalifa Haftar sembra voler fermare le armi. Il gesto dà speranza e apre una prospettiva diversa rispetto a quella degli ultimi giorni. Tra qualche tempo, con una situazione stabilizzata, si potrebbe procedere al dispiegamento di Caschi Blu europei, spiega il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Di Maio immagina una missione seguendo il modello del Libano, dove "i nostri militari si sono perfettamente integrati e dove la guida italiana ha fatto la differenza". Ma lo stesso ministro, però, sottolinea che la richiesta di un'eventuale missione dovrebbe arrivare direttamente dai libici, in un quadro sancito dall'Onu.
La situazione sul terreno, comunque, è ancora troppo fluida per parlare di Caschi Blu. Circola la notizia che le forze navali dell'esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale Haftar, avrebbero temporaneamente bloccato la nave italiana 'Grande Baltimora' che stava per salpare da Bengasi diretta verso Misurata. In realtà, però, si sarebbe trattato di un'altra nave: il comunicato dell'esercito non cita esplicitamente il nome della 'Grande Baltimora' della Grimaldi, che nega di avere problemi con il cargo.
Sul piano diplomatico, continuano incessanti i contatti nel tentativo di non scivolare verso un conflitto dalle conseguenze imprevedibili. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel è in Egitto, dove martedì arriverà il premier Giuseppe Conte, che visiterà anche la Turchia.
Conte, inoltre, sente telefonicamente il capo dell'esecutivo di Tripoli, Fayez al-Serraj, dopo averlo ricevuto a Palazzo Chigi. E il premier si confronta a distanza pure con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente russo Vladimir Putin. Al centro dei colloqui, oltre ai recentissimi sviluppi, l'auspicio a proseguire il processo di Berlino, che dovrebbe certificare la pacificazione temporanea e tracciare una road map per i prossimi mesi. Intanto i due leader e rivali libici sono attesi oggi a Mosca: Putin li attende al Cremlino per ufficializzare la tregua.
Dopo questa conferenza potrebbe essere nominato un inviato europeo, anche se Di Maio lo bolla come "un'idea un po' fumosa". Più probabile è invece l'arrivo di un inviato del governo italiano. In quest'ultimo caso si fanno i nomi di Franco Frattini, Giampiero Massolo, e di Marco Minniti.
La Farnesina spinge anche sul tavolo Italia-Turchia-Russia. Di Maio sottolinea che si tratta di una proposta complementare, e non alternativa, alle iniziative europee. "E' cruciale per noi far parte di un trilaterale in cui non siamo mai stati", sottolinea il ministro.