Trump vuole comprare la Groenlandia dalla Danimarca. “Non siamo in vendita”

Seconod il Wll Street Journal il presidente Usa sarebbe interessato all'acquisto dell'isola artica, interessato alle risorse naturali e alla rilevanza geopolitica di questo territorio

Donald Trump, magnate immobiliare prima di lanciarsi in politica diventando presidente Usa, avrebbe chiesto ai suoi consiglieri alla Casa Bianca se sia possibile per gli Stati Uniti comprare la Groenlandia. È quanto riporta il Wall Street Journal (Wsj), secondo cui la richiesta sarebbe stata presentata più volte e "a diversi livelli di serietà".

Sempre secondo il giornale, il tycoon sarebbe curioso a proposito delle risorse naturali e della rilevanza geopolitica di questo territorio della Danimarca di due milioni di chilometri quadrati, in cui vivono 56mila persone, molte delle quali appartenenti alla comunità indigena Inuit. Il Wall Street Journal riferisce che alcuni consiglieri avrebbero detto che acquistare la Groenlandia, che si trova a nordest del Canada, sarebbe positivo per gli Usa, mentre altri l'avrebbero definita "una attrazione passeggera" del presidente. La base militare più a nord degli Usa, la Thule Air Base, si trova in Groenlandia da decenni. Trump dovrebbe recarsi in visita a Copenaghen a settembre.

La replica non si è fatta attendere: "Siamo aperti per affari, non in vendita", ha fatto sapere sui social il ministero degli Esteri della Groenlandia. Mentre commenti duri giungevano anche dal mondo della politica danese. "Deve essere un pesce d'aprile, ma totalmente fuori stagione", ha twittato per esempio l'ex primo ministro Lars Lokke Rasmussen. 

Grande quattro volte la Francia, la Groenlandia è una gigantesca isola artica perlopiù ricoperta da ghiaccio in cui gli effetti del riscaldamento globale sono evidenti: lo scioglimento dei ghiacci, che portano all'innalzamento del livello dei mari, si è moltiplicato per quattro fra il 2003 e il 2013. Trump, scettico sul cambiamento climatico, da quando è stato eletto nel 2016 ha ritirato gli Usa dall'accordo di Parigi sul clima e ha sistematicamente cercato di disfarsi delle regolamentazioni ambientali adottate negli otto anni di presidenza del suo predecessore democratico Barack Obama.

Il repubblicano non sembra avere totalmente abbandonato i suoi primi amori immobiliari: l'anno scorso, durante il summit a Singapore con il leader nordcoreano Kim Jong Un, aveva sottolineato il potenziale di sviluppo turistico della Corea del Nord. "Per esempio, ci sono delle grandi spiagge" e "lo vediamo ogni volta che fanno esplodere i loro missili in mare. Mi dico, guarda che vista. Non verrebbero dei bellissimi appartamenti?", aveva detto ai giornalisti.