Ucciso dalle forze dell'ordine il killer 24enne Connor Betts. La polizia: "No indicazioni odio razziale dietro l'episodio"
Gli investigatori fanno sapere di non aver "finora trovato prove per indicare che la sparatoria nella città di Dayton, in Ohio, negli Stati Uniti, sia stata dettata da motivi di odio razziale." Lo riferisce la polizia. "Basandoci solo su dove siamo adesso, non abbiamo alcuna indicazione che la questione razziale sia alla base della strage", ha affermato il capo della polizia di Dayton, Richard Biehl, dando lunedì pomeriggio un aggiornamento sulle indagini. Sei delle nove persone uccise dal 24enne bianco Connor Betts erano di colore.
Nove morti e sedici feriti in una nuova sparatoria negli Usa a Dayton in Ohio, a poche ore da quella di El paso in Texas. La strage intorno all'una di notte, ora locale, in un bar di Dayton, in Ohio. Il killer freddato dalla polizia è stato identificato: si tratta di un 24enne di nome Connor Betts. Un complice invece sarebbe in fuga.
Il killer ha aperto il fuoco sulla strada sparando "con una grande pistola con più colpi". Un'altra strage da arma da fuoco che colpisce gli Usa nel giro di poche ore, in un Paese ancora sotto choc dopo che 20 persone sono state uccise da un sicario a El Paso, in Texas. La nuova sparatoria è avvenuta in una zona di Dayton molto animata per la presenza di locali, nel distretto del divertimento.
"Fortunatamente – ha spiegato Matt Carper della polizia della cittadina dell'Ohio – avevamo più agenti nelle immediate vicinanze quando sono iniziati gli spari e siamo subito intervenuti. È un incidente tragico e stiamo facendo tutto il possibile per cercare di identificare le motivazioni di chi ha sparato. Sono stati sentiti molti testimoni per capire se oltre all'aggressore ucciso sia coinvolto qualcun'altro". I media locali avevano riferito subito dopo la sparatoria che la polizia era sulle tracce di un secondo uomo armato, che avrebbe lasciato il bar Ned Pepper’s, dive si sono svolti i fatti, a bordo di una jeep scura.