Russiagate, 47 mesi di carcere a Paul Manafort, capo della campagna elettorale di Trump

La sentenza (frode fiscale e bancaria) nell'ambito dell'inchiesta condotta dal procuratore indipendente Robert Mueller. La difesa: "La sentenza conferma che non c'è stata collusione col governo russo"

L'ex direttore della campagna elettorale di Donald Trump, Paul Manafort, è stato condannato a 47 mesi di carcere per reati finanziari. Il rinvio a giudizio è arrivato nell'ambito delle indagini del procuratore che speciale che indaga sul caso del Russiagate, Robert Mueller. A Manafort, che presto compirà 70 anni, è stata comminata una condanna inferiore alle raccomandaziono del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che aveva suggerito al giudice di comminare tra 19 e 24 anni di carcere all'ex lobbista.

L'ex manager della campagna di Trump ha "commesso gravi reati", ha detto il giudice T.S Ellis, che ha emesso la sentenza di condanna a 47 mesi di carcere per frode fiscale e bancaria in un tribunale federale ad Alexandria, in Virginia, un sobborgo di Washington. Il magistrato ha fatto riferimento alla giurisprudenza "rimarcabilmente lieve" nei casi di evasione fiscale, giustificando la sua apparente clemenza con l'intenzione di "evitare le disparità" con altri casi simili. Per Kevin Downing, l'avvocato dell'ex capo della campagna presidenziale dell'attuale inquilino della Casa Bianca, "la sentenza conferma ciò che abbiamo detto fin dal primo giorno: non c'è assolutamente alcuna prova di collusione tra Manafort e il governo russo".