L’Ue preoccupata per l’Italia: “Passi indietro su riforme, il debito non scenderà”

Dombrovskis ha osservato che "lo slancio riforma si è incagliato" e ha detto che in primavera "valuteremo le politiche e gli impegni per far fronte a questi squilibri

Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha espresso preoccupazione per la situazione italiana, dal momento che "non ci si aspetta una riduzione del debito prossimi anni, considerata la prospettiva economica debole e i piani fiscali governo".

Presentando il pacchetto invernale del semestre europeo, il politico lettone ha osservato che "lo slancio riforma si è incagliato e c'è stata una marcia indietro su alcune riforme di bilancio", anticipando che la Commissione rimarrà vigilante e "in primavera valuteremo le politiche e gli impegni per far fronte a questi squilibri e in particolare il livello ambizione del programma di riforme nazionali". L'Italia, insieme a Cipro e Grecia, presenta "squilibri eccessivi" secondo quanto rilevato da Bruxelles. "E' preoccupante –  ha detto ancora Dombrovskis – che alcuni paesi con debito alto non abbiano approfittato di questo periodo di bonaccia per costruire cuscinetti fiscali".

In primavera la Commissione europea potrà "tornare sulla questione della performance di bilancio" italiana sulla base dei risultati 2018 e delle previsioni primaverili, "così determineremo misure necessarie e piani bilancio medio termine", ha spiegato ancora Dombrovskis, rispondendo a una domanda sulle finanze pubbliche italiane. In merito alla procedura di infrazione, il vicepresidente della Commissione Ue ha ricordato che "abbiamo una clausola di rendez vous, nel senso che torneremo sulla questione in primavera", precisando che "un programma di riforme dovrà essere presentato entro metà aprile"
  

E il commissario europeo Pierre Moscovici rincara la dose: "L'Italia dovrà adottare ancora misure per migliorare la qualità delle sue finanze pubbliche, aumentare l'efficienza della sua amministrazione e del sistema giudiziario, rafforzare l'ambiente economico, rafforzare il mercato lavoro e il sistema finanziario. E' urgente fare tutto ciò date prospettive le economiche per l'Italia", ha proseguito, sottolineando che "le previsioni per il 2019 non sono più di un 0,2% di crescita e quindi sentiamo un senso urgenza molto forte".

"Sappiamo che l'Italia è in una posizione speciale, perché è un paese con un debito molto elevato ed è critico che il debito non cominci di nuovo a crescere", ha sottolineato ancora moscovici, dopo aver ricordato che le regole del Patto di Stabilità "tengono conto delle condizioni economiche".  "Le recenti misure di politica tornano indietro rispetto a elementi delle riforme precedenti. questo avrà certamente un impatto negativo sulla sostenibilità delle finanze pubbliche, la produttività e la crescita potenziale del Pil", ha sottolineato il politico francese.