Kashmir, alpinista italiano disperso su Nanga Parbat: ricerche in stallo

Da domenica pomeriggio l'alpinista italiano e il suo collega inglese non danno notizie

Gli alpinisiti Daniele Nardi e Tom Ballard sono sul Nanga Parbat e da domenica pomeriggio non danno notizie, né con il telefono satellitare né alla radio collegata con il loro campo base dove sono presenti un ufficiale di collegamento e due cuochi. Da martedì mattina l'allerta è andata crescendo e si sono attivati tutti i sistemi in caso di intervento, fa sapere lo staff dell'alpinista italiano sul profilo ufficiale Facebook.

Mercoledì mattina alle ore 6.30 c'è stato il primo collegamento con il campo base che, dopo aver osservato attentamente il percorso e le possibili vie di fuga, come la discesa dalla via Kinshofer, ha escluso la presenza di alpinisti in movimento; le osservazioni sono mantenute costanti. Si è attivato il sistema di soccorso pakistano, chiedendo un elicottero per una perlustrazione sulla montagna. L'agenzia di Nardi in collaborazione con Evk2CNR Pk ha attivato la società Askari, che ha la concessione governativa per l'uso di elicotteri militari per il soccorso civile, in poche ore si sono concertate tutte le procedure burocratiche tanto che alle 9.30 italiane l'elicottero era pronto al decollo dall'eliporto di Skardu, a 40 minuti di volo dal campo base del Nanga Parbat sul versante Diamir. L'agenzia pakistana aveva peraltro ottenuto l'assenso di Ali Sadpara, alpinista pakistano che ha salito il Nanga in inverno due anni fa, a supportare i piloti nella ricognizione e nell'eventuale azione di soccorso. Dopo poco tempo, a causa di una emergenza nazionale legata alla tensione tra Pakistan e India, lo spazio aereo pakistano è stato però chiuso e l'elicottero in attesa a Skardu non è potuto decollare.

Si è infine provveduto a far partire da Islamad l'alpinista pakistano Karim Hayat, compagno di spedizione fino a fine gennaio di Nardi e Ballard, via terra. Presumibilmente potrà raggiungere il campo base domani sera. L'ambasciatore Pontecorvo, attivatosi positivamente fin da ieri sera, ha allertato anche l'ambasciata inglese e insieme stanno chiedendo al governo del Pakistan l'invio in via eccezionale dell'elicottero al campo base. C'è attesa di notizie dal campo base su possibili movimenti sulla montagna, monitorata minuto per minuto, con la speranza che l'emergenza militare pakistana possa rientrare e consentire ad Ali Sadpara di raggiungere il campo base prima che faccia buio, scrive lo staff.