Terrorismo, Francia: “Da Roma richiesta di estradizione: 15 nomi su tavolo”

Dopo la cattura e il rientro in Italia Cesare Battisti, la stretta voluta dal governo sugli altri ex terroristi macchiatisi di gravi crimini negli anni di piombo e fuggiti Oltralpe

Una domanda di estradizione per un ex militante italiano di estrema sinistra già pervenuta alla Francia. E un'altra che dovrà arrivare nelle prossime ore. La stretta voluta dal governo, dopo la cattura e il rientro in Italia Cesare Battisti, sugli altri ex terroristi macchiatisi di gravi crimini negli anni di piombo e fuggiti Oltralpe, sotto l'ombrello della 'dottrina Mitterand', sembra essersi messa in moto. "Con la Francia sui latitanti che devono essere consegnati alla giustizia italiani si è aperto un canale importante dopo tanti anni. Andiamo alla ricerca di tutti i latitanti per consegnarli alla giustizia italiana ovunque si trovino. Ci sono paesi più restii e altri in cui si aprono margini importanti", ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

E mentre a Parigi è in corso una riunione tra i tecnici del ministero della Giustizia francese e quelli di via Arenula, proprio per fare il punto sulla lista dei latitanti che l'Italia reclama indietro, la Francia fa sapere di avere ricevuto la scorsa settimana una prima domanda di estradizione per un ex terrorista rosso e che un'altra dovrà arrivare nelle prossime ore. Il portavoce del ministero della Giustizia francese, Youssef Badr, ha poi precisato che il dibattito con la delegazione inviata da Roma verte su una quindicina di dossier. I nomi che circolano vanno da Giovanni Alimonti, leader delle Br-Pcc a Ermenegildo Marinelli, che fece parte del Movimento comunista rivoluzionario; da Luigi Bergamin, tra gli ideologi dei Pac, a Paola Filippi, anche lei ex membro dei Pac, e Roberta Cappelli e l'ex marito Enrico Villimburgo, entrambi membri di spicco della colonna romana delle Br. Figura anche quello di Giorgio Pietrostefani, dirigente di Lotta continua condannato a 22 anni di carcere per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi.

La prima richiesta di estradizione è diretta a un uomo, hanno precisato fonti francesi senza fornire ulteriori informazioni sull'identità del terrorista. "Questa domanda sarà oggetto di un'analisi approfondita", ha spiegato il portavoce francese ricordando che le richieste saranno esaminate "caso per caso". Nel dettaglio, sarà analizzata "la legittimità della richiesta, compresa la prescrizione dei fatti e la natura politica del reato". "In un clima cordiale, collaborativo, di grande amicizia, si è concluso il primo incontro tecnico", fa intanto sapere in una nota il ministero della Giustizia italiano ricordando che lo "scoglio principale è la lotta contro il tempo, rappresentata dalla prescrizione: purtroppo gran parte delle richieste inoltrate nel 2002 non hanno mai lasciato gli uffici del ministero della Giustizia francese. Proprio per questo – hanno aggiunto da via Arenula – la delegazione italiana ha chiesto che su tutti i fascicoli si pronunci l'autorità giudiziaria francese".