L'ordigno nascosto in una cassetta di verdure. Attacco al consolato cinese di Karachi dove hanno perso le vita due poliziotti
Sono almeno venti le vittime dell'esplosione avvenuta in Pakistan nel mercato di Kalaya, nel nord ovest del Paese. I feriti sono circa 50. Secondo le prime indagini, l'esplosione sarebbe stata causata da un ordigno improvvisato nascosto in una cassetta di verdure.
Poco prima, un altro attacco. Questa volta al consolato cinese di Karachi, sempre in Pakistan. Almeno due poliziotti sono morti nell'assalto di uomini armati non identificati: in quattro hanno cercato di entrare nel consolato, ma sono stati intercettati dalle guardie di sicurezza e ne è nato uno scontro a fuoco durante il quale un altro agente è rimasto gravemente ferito. Gli assalitori sono riusciti a fuggire. L'attacco è stato rivendicato da un gruppo militante separatista della provincia pakistana del sud-ovest del Belucistan, che è al centro di un importante progetto di investimento cinese nel paese.
La Cina ha condannato l'attacco ed esortato l'alleato a garantire la sicurezza dei cittadini cinesi nel Paese. "La Cina condanna fermamente ogni attacco violento contro le agenzie diplomatiche e chiede al Pakistan di adottare misure pratiche per garantire la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni cinesi nel Paese", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, in conferenza stampa.