Il rappresentante dell'Osce per la libertà dei media si è detto "scioccato" dall'omicidio di una "giornalista d'inchiesta", lanciando un appello per una "indagine completa e rigorosa"
È stata stuprata e poi assassinata. Viktoria Marinova, 30 anni, giornalista di una tv locale della Bulgaria è stata colpita alla testa e strangolata a Ruse, nel nord del Paese. Il suo corpo è stato ritrovato sabato in un parco della città. "Il suo cellulare, le chiavi della macchina, gli occhiali e parte dei vestiti sono scomparsi", ha aggiunto il procuratore regionale Georgy Georgiev, spiegando che gli inquirenti vagliano tutte le piste, tanto quelle legate alla sua vita personale, quanto quelle legate alla vita professionale, ma fonti di polizia riferiscono ad AFP che l'omicidio non sembra essere direttamente legato all'attività giornalistica della vittima.
In base all'ultima classifica mondiale sulla libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere (Rsf), la Bulgaria è al 111esimo posto su 180, lo Stato peggiore dell'Ue. Secondo Rsf, i giornalisti bulgari d'inchiesta sono esporti a "numerose forme di pressione e intimidazione" e affrontano "oligarchi che esercitano un monopolio mediatico e autorità sospettate di corruzione e legami con il crimine organizzato". Secondo l'Associazione dei giornalisti europei, basata in Bulgaria, i giornalisti dei media regionali e locali sono particolarmente esposti. In Bulgaria, inoltre, costituisce un fenomeno preoccupante la frequenza dei casi di violenze contro le donne. Due reporter di inchiesta sono stati uccisi negli ultimi 12 mesi in Europa: il giornalista Jan Kuciak in Slovacchia a febbraio e la giornalista Daphne Caruana Galizia a Malta a ottobre del 2017.
Il premier della Bulgaria, Boyko Borisov, ha espresso la speranza che l'indagine abbia successo grazie al "lavoro che è stato fatto", sottolineando che "è stata raccolta una grande quantità di materiale di Dna" e quindi "è solo questione di tempo e il responsabile sarà trovato". Gli inquirenti vagliano tutte le piste, tanto quelle legate alla sua vita personale, quanto quelle legate alla vita professionale, ma fonti di polizia riferiscono ad AFP che l'omicidio non sembra essere direttamente legato alla professione della vittima.