Usa, commissione Giustizia approva nomina Kavanaugh: ora il voto passa al Senato

Il voto sulla nomina del conservatore, scelto dal presidente Donald Trump, avviene un giorno dopo la testimonianza di Christine Blasey Ford che lo ha accusato di tentato stupro risalente a oltre trent'anni fa.

La commissione Giustizia del Senato americano ha approvato la nomina del giudice Brett Kavanaugh alla Corte suprema. Undici i voti favorevoli, dieci quelli contrari. Si sono espressi a favore i repubblicani, contro i democratici.

La nomina del 53enne ora andrà in aula al Senato, dove i repubblicani hanno una ristretta maggioranza di 51 contro 49. Prima del voto in commissione, intanto, il senatore repubblicano Jeff Flake dell'Arizona ha chiesto un rinvio di una settimana prima che il voto globale possa svolgersi, per consentire all'Fbi di indagare sulle accuse rivolte a Kavanaugh. Donald Trump non si è sbilanciato: "Lascerò che il Senato gestisca questa cosa. Prenderanno le loro decisioni", "faranno un buon lavoro". 

Oltre a Blasey Ford, altre due donne hanno accusato Kavanaugh di molestie sessuali. Secondo Cnn, il repubblicano Flake ha votato a favore del giudice conservatore sulla base della "condizione" che otterrà appoggio alla richiesta del rinvio e dell'indagine dell'Fbi, ma il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell non si è impegnato in proposito. Quindi, se McConnell porterà avanti l'iter sulla nomina senza quell'indagine, Flake voterà contro Kavanaugh, scrive la testata americana. "Questo Paese è lacerato e dobbiamo garantire che applichiamo vero zelo qui", ha detto Flake, critico nei confronti del presidente Donald Trump e che non si ricandida. Ora tutti gli occhi saranno puntati su Flake e su altre due senatrici repubblicante, Susan Collins e Lisa Murkowski, per capire se romperanno i ranghi nel voto alla plenaria del Senato.

La matematica del voto su Kavanaugh era complessa, dal momento che la maggioranza Gop è risicata e tra le file repubblicane c'erano degli indecisi. La commissione giustizia è composta da 11 repubblicani e 10 democratici. Quanto all'aula del Senato, i repubblicani hanno una stretta maggioranza di 51 contro 49. Per l'approvazione è sufficiente una maggioranza semplice: se la defezione tra i Gop fosse una sola, si andrebbe al pareggio 50-50 e a salvare i repubblicani ci sarebbe in quel caso il voto del vice presidente Usa Mike Pence; due defezioni fra i repubblicani, invece, potrebbero far deragliare la conferma di Kavanaugh, posto però che il blocco democratico si mantenga compatto, la qual cosa non è ancora certa.