Usa, Ford racconta le molestie di Kavanaugh in aula: “Rideva mentre provò a stuprarmi”. Lui: “Sono innocente”

La donna ha denunciato cosa le successe a 15 anni quando incontrò quello che sarebbe diventato il giudice scelto da Donald Trump per la Corte suprema

 "Sicura al 100%" che Brett Kavanaugh, proprio il giudice scelto da Donald Trump per la Corte suprema, sia colui che a una festa di liceali nel 1982 provò a stuprarla. Con la voce tremula ma mai esitante Christine Blasey Ford, oggi 51enne docente dell'università di Palo Alto, si è presentata davanti alla commissione giustizia del Senato Usa per testimoniare in un'audizione pubblica storica, trasmessa in diretta dalle tv. La prima delle tre donne uscite allo scoperto per denunciare di avere subito aggressioni e abusi sessuali da parte di Kavanaugh negli anni '80 si è detta "terrorizzata" ma al tempo stesso convinta di avere il "dovere civico" di parlare, vista l'importanza dell'incarico di ordine pubblico in gioco per Kavanaugh.

Il giudice 53enne, dal canto suo, in audizione dopo le quattro ore della donna, ha denunciato una "vergogna nazionale" e ha chiarito: "Non mi farò intimidire e nessuno mi farà ritirare da questo processo" di candidatura alla Corte suprema. "Sono innocente, non ho mai molestato nessuno", si è difeso Kavanaugh sull'orlo delle lacrime. E ancora: "La mia famiglia e il mio nome sono stati completamente e definitivamente distrutti da accuse false". Finora appoggiato dai repubblicani e difeso a spada tratta da Trump, si giocava tutto in questa audizione. Infatti, parlando mercoledì a New York, il presidente Usa ha mostrato un primo segnale di cedimento dicendo che non esclude di poter "cambiare idea" sulla nomina se si convincerà che Kavanaugh è "colpevole" delle accuse.

In teoria, per venerdì è in programma il voto della commissione giustizia del Senato sulla nomina, ma i democratici ne hanno chiesto la sospensione. Tornando su quella sera del 1982 quando si trovava a una festa in casa fra liceali vicino Washington, la voce di Christine Blasey Ford ha tradito emozione. La docente, occhiali con montatura scura e tailleur blu, ha letto le dichiarazioni preparate in anticipo. Poi si è passati alla fase delle domande: dal momento che i senatori repubblicani erano tutti uomini, a porle è stata una procuratrice specializzata in affari di violenze sessuali. L'obiettivo era di non riprodurre l'effetto disastroso di un'audizione del 1991, in cui l'accusatrice di un precedente candidato per la Corte suprema fu interrogata solo da uomini, con toni aggressivi.

"Credevo che mi avrebbe stuprata" e "credevo che avrebbe anche potuto uccidermi", ha detto Ford. Secondo la sua ricostruzione, Brett Kavanaugh e l'amico Mark Judge, "visibilmente ubriachi", l'hanno portata in una stanza da letto mentre si era allontanata per andare in bagno e hanno chiuso la porta. L'avrebbero spinta sul letto e poi "Brett si è messo su di me", provando a spogliarla e toccandola ovunque. "Ho provato a gridare per chiedere aiuto ma mi hanno coperto la bocca" e "Brett e Mark bevevano e ridevano in quel momento così concitato", è il racconto disgustato della donna. Kavanaugh era su di me, all'improvviso ho avuto come un blackout e Kavanaugh non era più sopra di me, allora sono riuscita a scappare e chiudermi in bagno", prosegue Ford. "Ricordo di avere sentito Brett lasciare la stanza ridendo e sono scesi di nuovo alla festa. A quel punto, quando non ho sentito più voci, sono uscita dal bagno e sono andata via dalla casa". La donna spiega che questo episodio l'ha segnata a vita, provocandole a lungo attacchi di panico. Spiega di non avere denunciato subito perché "non pensavo che nessuno potesse credermi e infatti non l'ho detto ai miei genitori".

Al momento dei fatti lei aveva 15 anni e Kavanaugh 17. "Non ho sporto denuncia perché non c'è stata una violenza sessuale completa", visto che è riuscita a fuggire in tempo. Oltre a Blasey Ford, altre due donne accusano Kavanaugh. Deborah Ramirez, 53 anni, sostiene che il giudice si sia spogliato davanti a lei durante una festa di college all'università di Yale intorno al 1983-84, averle spinto i genitali sul volto e fatto sì che lei li toccasse, senza avere il consenso. La terza accusatrice è, invece, Julie Swetnick, assistita dall'avvocato Michael Avenatti: racconta di avere visto Kavanaugh, sempre negli anni '80, "bere in modo eccessivo" e "avviare comportamenti offensivi e fisicamente aggressivi verso ragazze", che includevano "palpeggiare e afferrare ragazze senza il loro consenso"; denuncia inoltre di essere stata lei stessa vittima di uno stupro collettivo durante una festa alla quale Kavanaugh era "presente", intorno al 1982.