Venezuela, rapito e poi ucciso imprenditore di origine italiana

Gli assassini sono già stati individuati dalla polizia che ha utilizzato un elicottero per rintracciarli

Un imprenditore italiano di 45 anni, Elio José Simonelli Datellis, è stato sequestrato e ucciso in Venezuela. Proprietario di capannoni Nestlè ad Aragua, è stato ritrovato ucciso a colpi d'arma da fuoco nella sua auto.

Secondo i media venezuelani, l'imprenditore è stato avvicinato dai sequestratori poco prima delle 8 di mattina, quando con la propria auto era arrivato a una delle sue imprese di San Augustin. Quando è sceso dal veicolo è stato avvicinato da due uomini armati con il volto coperto, che lo hanno minacciato di morte e hanno costretto a salire sui sedili posteriori dell'auto. L'imprenditore è riuscito a chiamare un familiare con il telefono cellulare, che ha lasciato cadere a terra in modo che continuasse a trasmettere le conversazioni in corso. Il parente è riuscito a seguire per un tratto di strada il veicolo, scrive El Universal, ma ne ha poi perse le tracce. A quel punto, ha allertato le autorità.

All'interno dell'auto, secondo le ipotesi degli investigatori, l'imprenditore avrebbe lottato, cercando di opporsi al sequestro e di chiedere aiuto. I sequestratori gli avrebbero allora sparato al petto, uccidendolo. Prima di fuggire, gli assalitori hanno anche rubato telefoni cellulari, portafogli, denaro e altri oggetti di valore. Gli abitanti dell'area hanno udito gli spari e poi individuato il veicolo, dove l'uomo era ormai morto.

Per vari media, la polizia è intervenuta con dispiegamento di personale sul terreno e poi con un elicottero, per individuare e seguire la Toyota metallizzata. I sequestratori dopo l'omicidio sarebbero fuggiti correndo lungo una strada, con le armi in mano, e sarebbero morti in uno scontro a fuoco con i poliziotti. El Siglo afferma che siano state recuperate un revolver calibro 38 e un'altra arma artigianale 9 millimetri.

Un'altra ipotesi è invece che la morte dell'italiano sia stata causata dalla polizia, che avrebbe sparato colpendo non solo i sequestratori ma anche Simonelli Datellis. Secondo la ong venezuelana Osservatorio sulla violenza (Ovv), il Venezuela è secondo al mondo per tasso di omicidi, superato solo da El Salvador. L'organizzazione, nel suo rapporto annuale, ha contato almeno 26.616 omicidi nel Paese nel 2017, pari a un tasso di 89 per 100mila abitanti. Un dato che si è abbassato dal 2016, quando gli omicidi erano stati 28.479, flessione che l'ong ha attribuito al massiccio dispiegamento di forze di sicurezza nelle strade per contrastare e reprimere le proteste, nell'instabile e incendiario contesto politico ed economico nazionale.

Per gli analisti, la relativa crisi economica e l'aumento della povertà hanno tuttavia aumentato il tasso di reati. E per l'indagine Gallup, il Venezuela è il Paese meno sicuro al mondo nel 2017, per il secondo anno consecutivo: nel 2016 il 38% degli abitanti aveva detto di essere stata derubata, cifra salita al 40% nel 2017.