Centouno migranti soccorsi da una nave italiana e riportati in Libia. A denunciarlo la ong Proactiva Open Arms, in un tweet del suo fondatore Oscar Camps, denuncia: "Asso 28, una imbarcazione che batte bandiera italiana, recupera 108 persone in acque internazionali e le riporta in Libia, un paese che non rispetta i diritti umani. Senza offrire asilo o un rifugio. Un respingimento in flagrante".
https://twitter.com/campsoscar/status/1023998973231607808?ref_src=twsrc%5Etfw
Il governo e la guardia costiera italiana, tuttavia, assicurano che l'intervento è stato interamente gestito dai libici. E questa versione viene confermata anche dalla società Augusta Offshore di Napoli, armatrice dell'Asso 28.
Le polemiche. Un episodio su cui chiede spiegazioni il deputato di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni, in questi giorni a bordo della Open Arms. "Ci auguriamo che non si tratti di un precedente gravissimo: un vero e proprio respingimento collettivo vietato, e di cui ne risponderà l'Italia"
https://twitter.com/NFratoianni/status/1024042460912279552?ref_src=twsrc%5Etfw
E aggiunge: "Il diritto internazionale prevede che le persone salvate in mare debbano essere portate in un porto sicuro e i porti della #Libia, nonostante la mistificazione della realtà da parte del governo italiano, non possono essere considerati tali".