L'Europa tende la mano al neo premier Giuseppe Conte. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, si congratula con il primo ministro italiano, porgendogli "cordiali auguri" tramite un messaggio diffuso dal suo portavoce, Steffen Seibert. "Italia e Germania sono unite da rapporti stretti e amichevoli in ogni ambito – politico, economico e culturale", si legge nel messaggio firmato da Merkel. "In quanto membri fondatori dell'Unione europea, la nostra collaborazione si basa sui nostri valori europei comuni", prosegue. "Non vedo l'ora di proseguire con lei la nostra partnership e di approfondirla ulteriormente", conclude.
Anche Jean-Claude Juncker, chiarito il caso della frase contro l'Italia, fa gli auguri a Conte e assicura che la Commissione Ue "sarà, come in passato, al fianco dell'Italia nel percorso di riforme e attenta alle sue attese e proposte per il futuro dell'Unione" europea. "L'Unione europea si trova alla vigilia di appuntamenti cruciali, nei quali le istituzioni comuni e gli Stati membri devono far prova di coesione e spirito di solidarietà per concordare una risposta comune alle sfide della immigrazione, riformare la governance dell'Unione economica e monetaria", scrive Juncker. "Su tutte queste scelte – prosegue – l'Italia avrà un ruolo di primo piano con la forza delle sue proposte, della sua responsabilità di Stato fondatore dell'Unione". Juncker, poi, augura a Conte "il miglior successo nelle sue alte responsabilità nell'attesa di incontrarla in occasione del prossimo Consiglio europeo".
Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. "Sono fermamente convinto che la nostra comunità fiorirà solo se basata su un dialogo rispettoso e una cooperazione leale, che farò del mio meglio per garantire. Non vedo l'ora di lavorare con Lei al Consiglio europeo e al G7". "A nome del Consiglio europeo, mi congratulo con Lei per la nomina a presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana. La Sua nomina arriva in un momento cruciale per l'Italia e l'intera Unione Europea – scrive ancora Tusk -. Per superare le nostre sfide comuni, abbiamo bisogno di unità e solidarietà più che mai".