Addio al Front national. Marine Le Pen, nel congresso annuale tenutosi a Lille, dopo essere stata rieletta all'unanimità alla guida del partito ha proposto di cambiarne il nome in 'Rassemblement national', cioè 'Raduno nazionale', nella speranza di farne un partito di governo e ravvivare la fiamma dell'estrema destra. E nello stesso congresso i militanti hanno praticamente messo da parte l'ingombrante fondatore del partito Jean-Marie Le Pen, padre di Marine, sopprimendo il titolo di 'presidente onorario' che gli rimaneva.
L'obiettivo di ribattezzare il Front national con un nuovo nome è di completare il suo "rinnovamento, condizione del suo successo", ha spiegato Le Pen nel discorso pronunciato in chiusura del 16esimo congresso. Ma il nuovo nome sarà sottoposto al parere dei militanti del partito tramite voto via posta (il risultato non sarà noto prima di fra sei settimane). "Il rinnovamento per il quale mi avete eletta vi chiedo ora di portarlo a termine, è la condizione del nostro successo", ha dichiarato Marine Le Pen. "Propongo che il Front national diventi Rassemblement National", ha proseguito. "Ma sarete voi a votare su questo, sarete voi a decidere", ha concluso.
Con questa mossa Marine Le Pen conta di portare avanti l'opera di sdoganamento del suo partito avviata da quando ne ha assunto le redini nel 2011. Aveva espressamente dichiarato che questo per lei sarebbe stato il congresso della "rifondazione". È stata rieletta all'unanimità come presidente del partito (era l'unica candidata) e, appunto, ha fatto in modo che al padre Jean-Marie non rimanesse più alcun legame con il movimento da lui fondato nel 1972.
Jean-Marie Le Pen ha diretto il Front national per 39 anni, dal 1972 al 2011; ne era poi stato escluso nel 2015 proprio dalla figlia Marine, esclusione che ha scatenato una lunga battaglia giudiziaria fra i due. Il patriarca, che una decina di giorni prima del congresso ha pubblicato le sue memorie, ha alla fine rinunciato a partecipare al congresso stesso, la prima volta per lui. Aveva minacciato di fare ricorso alla "forza pubblica" se necessario per essere presente, ma visto che la direzione del Front aveva avvertito che l'ingresso gli sarebbe stato impedito Le Pen padre ha preferito non andare.
La due giorni del congresso si era aperta sabato, con ospite d'eccezione Steve Bannon, ex capo stratega della Casa Bianca e un tempo direttore del sito internet di estrema destra Breitbart News, accolto dal vice presidente del Front Louis Aliot con un tweet in cui lo citava a fianco di Donald Trump e Matteo Salvini: Bannon "incarna il rigetto per l'establishment, di cui uno dei peggiori simboli è l'Ue di Bruxelles. Ha capito come Trump, Matteo Salvini, la volontà dei popoli di riprendere in mano il loro destino", aveva scritto Aliot.
L'anno scorso Le Pen è arrivata al ballottaggio delle elezioni presidenziali a maggio, perdendo poi contro l'attuale presidente Emmanuel Macron, ma il suo partito ha subìto un crollo nelle elezioni legislative di giugno.