"L'Arauco ha un dolore che non posso tacere, sono ingiustizie di secoli che tutti vedono commettere". Dall'aerodromo di Maquehue, teatro di prigionie, torture e massacri nel regime di Pinochet, Papa Francesco prende in prestito le parole di Violeta Parra, una delle poetesse e cantautrici più note del Sud America, per parlare al Cile profondo, terra di nativi che scivola sotto i piedi degli indios tirata via dagli espropri del governo.
Il Papa difende i loro diritti, però condanna le frange violente: il riconoscimento, afferma, "non si può costruire sulla base della violenza e della distruzione che alla fine chiedono il prezzo di vite umane". Il popolo mapuche, circa un decimo della popolazione cilena, è stato l'unico popolo nativo americano a non cedere rapidamente alla dominazione spagnola dell'inizio Ottocento e da sempre lotta per la propria esistenza. Oggi solo la storia – e nessun documento – può testimoniare la proprietà di questi terreni.