Putin si presenta come candidato migliore: Opposizione destabilizzerebbe

Il presidente russo spera nel sostegno di più di un partito politico

Vladimir Putin si presenta in tv come il leader di cui la Russia ha bisogno per mantenere la stabilità. La tradizionale conferenza stampa di fine anno – come sempre una conferenza fiume durata circa quattro ore e con 1.700 giornalisti accreditati – si è trasformata quest'anno per Putin in una vera e propria piattaforma elettorale in vista delle elezioni presidenziali di marzo 2018, per le quali ha annunciato la sua candidatura proprio la settimana scorsa. Putin correrà per un quarto mandato presidenziale dopo 17 anni al potere: non però come con il partito Russia Unita bensì, ha sottolineato oggi, come candidato indipendente.

Rispondendo a una domanda su Alexei Navalny, ha dichiarato che alcuni dei suoi oppositori destabilizzerebbero la Russia e porterebbero il caos se venissero eletti alle elezioni presidenziali del 2018. All'evento, registrata come giornalista, c'era una delle sfidanti di Putin, la candidata alla presidenza Ksenia Sobchak. Presentatrice televisiva, nonché figlia dell'ex mentore politico di Putin Anatoli Sobchak, la candidata si è lamentata del fatto che il leader del Cremlino non voglia partecipare a dibattiti elettorali. "È una pena dovere venire qui come giornalista per parlare e fare domande al presidente", ha dichiarato Sobchak, chiedendo se "il potere teme una concorrenza onesta". Dura la risposta del leader del Cremlino: "Lei si presenta alle elezioni con lo slogan 'contro tutti'. Questo è un programma positivo? Che propone per la soluzione dei problemi che ci affliggono", ha detto accolto dagli applausi.

Nel corso delle quattro ore, Putin ha spaziato dai rapporti con gli Usa alla Corea del Nord, dall'economia allo scandalo doping. A proposito delle questioni sportive, il presidente russo si è detto fiducioso che tutto sarà pronto per ospitare i Mondiali di calcio del 2018 dal momento che la Russia ha una vasta esperienza nell'organizzare importanti eventi sportivi. Quanto al doping, ha ribadito che "lo scandalo doping è stato gonfiato per ragioni politiche" e ha affermato che sia la Wada, cioè l'agenzia mondiale antidoping, che il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) "stanno lavorando sotto costrizione". Quanto alla politica internazionale, Putin ha sostenuto che i contatti tra funzionari russi e membri dello staff di Trump, oggetto di indagine nell'ambito del cosiddetto Russiagate, sono stati inventati dall'opposizione Usa. Si è detto poi disposto a lavorare con gli Usa per la risoluzione della crisi in Corea del Nord, garantendo che la Russia riserverà l'attenzione dovuta allo sviluppo del suo esercito e della sua Marina, ma non si farà trascinare in una nuova corsa alle armi con gli Stati Uniti.